Contro l'Arsenal ha messo a segno quattro gol ed è stata la sua prima partita (e non sarà l'ultima probabilmente) giocata al top contro una squadra inglese. Eppure, Leo Messi è stato sempre così: un campione indescrivibile. Perché "quello che faceva a 13 anni, lo fa anche adesso", commenta Gerard Piqué (23) che è cresciuto con lui e Fabregas a La Masia. "Ricordo esattamente il giorno che è cambiata la storia di questo club: è stato quando Messi ha messo piede qui per la prima volta. Aveva 13 anni. Era così fragile che avevamo quasi paura di toccarlo perché temevamo di potergli far male. Gli stessi allenatori ci dicevano di evitare tackle contro di lui. Ma, anche se avessimo voluto, non saremmo riusciti a contrastarlo perché ci sfuggiva sempre già allora.

Ne fece le spese alla seconda partita giocata con noi: un avversario gli ruppe un osso facciale e Leo fu costretto ad abbandonare il campo in ambulanza. Tornò ancora più forte di prima, e da lì è stata un'escalation, fino ad arrivare al Pallone d'Oro e a quello che possiamo ammirare oggi. L'unica cosa che è cambiata rispetto a 9 anni fa è il contesto, perché le sue abilità sono sempre quelle. Io stesso non sarei quello che sono oggi se non avessi giocato nelle giovanili con lui".

 

Sezione: L'avversario / Data: Gio 08 aprile 2010 alle 14:18
Autore: Federico Farcomeni
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