A Verona a più riprese tra il 2008 e il 2012, l'ex calciatore Luisito Campisi, ritiratosi a 27 anni dall'attività agonistica per perseguire i propri interessi da imprenditore, non ha perso l'attaccamento alla causa gialloblu. Si spiega in quest'ottica, dunque, lo sfogo che Campisi ha affidato a Facebook dopo la sconfitta degli scaligeri in casa dell'Inter. Dopo una prima fase di ricordi personali dei suoi trascorsi veronesi, Campisi si scaglia contro la società e i giocatori attuali, rei di scarsa passione per i colori che lui ha indossato negli anni addietro. Ecco il suo post:

"#FATELAFINITA

Abbiamo lottato, sofferto, faticato..Dalla salvezza di Busto in C2, agli anni dopo dove arrivai io con Remondina, una storica vittoria col Calcio Padova nell'anno del loro centenario, purtroppo poi non rangiungemmo i playoff..Un campionato perso l'anno dopo, all'ultimo, col Portogruaro, al 92esimo quando era già vinto... Vavassori... Poi Giannini... I ritiri a Fosse, l'arrivo di Mandorlini, la promozione a Salerno, la B finalmente e poi la serie A. La festa all'arena, il ricordo del mio primo presidente in gialloblu, il caro e stravagante Conte Arvedi, il mio estimatore, e poi l'era Martinelli...
Le riunioni in Corte Pancaldo, Verona di notte illuminata rincasando dopo cena, pensando alla prossima gara di Domenica...
Tutto questo per vedere un Hellas adesso vittima dell'incompetenza di una presidenza assente, un allenatore fuori luogo e giocatori che prendono goal dopo 20 secondi in un tempio del calcio come San Siro, non capendo che maglia indossano, che fortuna hanno e quali sacrifici ci sono dietro a tutta la loro fortuna che vivono al presente!
Vergogna! Siate tutti uomini e rendete onore ai colori, la storia, ai tifosi e alla città che rappresentate!

#sepotessitornareindietro
#forzahellas
".

Sezione: L'avversario / Data: Dom 01 aprile 2018 alle 12:35
Autore: Antonello Mastronardi / Twitter: @f_antomas
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