"Soffriamo le squadre che si chiudono. E poi non sappiamo amministrare quando siamo in vantaggio. Vogliamo vincere 3 o 4-0 e finiamo per prendere gol in contropiede, come è successo con la Spal o la Samp". Lo ha detto Josip Ilicic, passato all'Atalanta in estate, intervistato dalla Gazzetta dello Sport. I bergamaschi saranno gli avversari dell'Inter alla ripresa del campionato.

C’è chi pensa che dopo l’exploit della scorsa stagione, l’Atalanta non possa tornare in Europa.
"Sbagliato. Abbiamo le qualità per giocarcela con tutti. A cominciare dall’Inter domenica prossima...".

Squadra a cui segna spesso e volentieri. Si ricorda il suo primo gol in Italia?
"Certo. Era l’Inter del dopo Triplete. Quando prima dell’inizio della partita ho visto sfilare Eto’o e compagni a centrocampo mi sembrava di sognare". (19 settembre 2010, Palermo-Inter 1-2, ndc).

Eto’o non c’è più, ma l’Inter sembra essere tornata a far paura.
"Credo che il merito sia tutto di Spalletti. I giocatori sono più o meno quelli della scorsa stagione, ma i risultati no. Con la Fiorentina incontrammo l’Inter di Mancini quando era prima in classifica, ma non mi dava l’impressione di avere la giusta mentalità e infatti vincemmo 4-1 a San Siro e poi i nerazzurri crollarono. Quest’anno invece mi sembrano più solidi. Più squadra, ecco".

La gara di Milano sarà anche l’occasione per salutare Borja Valero. A Firenze si diceva che voi slavi faticavate a far gruppo.
"Se lei lavorasse all’estero e trovasse colleghi italiani, con chi uscirebbe dopo il lavoro? Ma in campo funzionavamo".

Ad Handanovic ha già segnato 3 volte da quando è all’Inter lo sa?
"Non li ho contati (ride ndr). Samir è un gran portiere, spesso fa la differenza. Lui, suo cugino Jasmin e Oblak sono la dimostrazione che la scuola slovena ha il suo perché tra i pali".

Sezione: L'avversario / Data: Dom 12 novembre 2017 alle 11:26 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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