E' indubbiamente il tecnico del momento: Andrè Villas Boas è sulla bocca di tutti ormai, specie dopo la vittoria ottenuta ieri a Dublino dal Porto contro lo Sporting Braga che è valsa alla formazione biancoblu da lui allenata la conquista dell'Europa League, terzo trofeo stagionale dopo Supercoppa portoghese e campionato nazionale, con vista addirittura sul quarto trofeo visto che domenica Hulk e compagni saranno impegnati nella finale della Coppa di Portogallo. Annata incredibile, quella del 33enne tecnico che iniziò la sua carriera facendo la posta (in tutti i sensi) a sir Bobby Robson, e che ha anche conosciuto l'Inter e l'Italia essendo stato il vice di José Mourinho nel corso del suo primo anno all'Inter.

E a proposito di Mourinho, lo Special One può vantarsi di aver capito per tempo che AVB avrebbe fatto strada, tanta strada, sulle sue gambe. La riprova arriva da un retroscena svelato da Massimo Moratti e riportato da Inter Channel qualche giorno fa, nel quale si fa riferimento a un colloquio avuto tra il presidente e Mou: "Spesso mi diceva che Villas Boas era un tecnico bravo e intelligente - ha svelato Moratti -, che andava lasciato andare per fare la sua strada nel calcio". Insomma, un vero e proprio predestinato, Villas Boas, certamente destinato ad una grande carriera. Che però, almeno per il momento, non contemplerebbe un'esperienza italiana, anche perché, come rivelò un procuratore qualche giorno fa ad una radio, lo stesso Villas Boas avrebbe delle riserve ad allenare in Italia "perché si pensa solo al risultato".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 19 maggio 2011 alle 17:55 / Fonte: Inter Channel
Autore: Franco De Simone
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