L'edizione odierna del Corriere della Sera oggi riporta a pagina 18 il racconto di un ex ultrà che continua a frequentare la Curva Nord di San Siro che permette di ricostruire nel dettaglio quanto accaduto sabato sera nel secondo anello verde durante Inter-Samp. "Eravamo sul piazzale a bere l’ultima birra e sentivamo i cori per Stankovic. Tutto normale. Entriamo e intorno alle 20.40 iniziano a ripiegare gli striscioni. Poi i ragazzini iniziano a fare su e giù - si legge -. Oggi non si tifa. Niente cori. È successo un fatto grave". Lo svuotamento della settore del tifo organizzato nerazzurro per l’assassinio dello storico capo ultrà Vittorio Boiocchi inizia in quel momento. "A quel punto si sono attaccati tutti ai cellulari per cercare notizie. Così abbiamo capito quale fosse il 'fatto grave'. Coi miei amici abbiamo esultato, come altri (al gol, ndr). Da sotto ci hanno guardato male. Ci hanno urlato dietro.

Arriva l'intervallo e a quel punto, sempre secondo il racconto, "Strillavano: “Adesso usciamo tutti”. Un signore vicino a me ha detto: 'State scherzando? Io resto qua'. Uno gli ha risposto: “Invece te ne vai, sennò ti spacco la faccia'.. Il ragazzotto s’è avvicinato per spintonarlo, ma ha perso l’equilibrio tra i seggiolini ed è caduto. C’è stato un momento di tensione, stava per scattare il parapiglia. Ci siamo messi in mezzo e abbiamo parlato con l’altro che dava ordini. Ci ha detto: 'Dovete uscire sennò vengono e vi picchiano, rischiate grosso'. I capi non si spostano, mandano avanti i ragazzetti a dare gli ordini. Però sai che i tizi pesanti stanno là, e che se ti opponi magari dopo, in un punto senza telecamere, te ne ritrovi addosso due o tre e qualche cazzotto lo prendi. Io pugni o calci non ne ho visti, ma urlacci, minacce e spintoni sì. Alla fine la gente lo sa come funziona: anche se non te ne frega niente e vuoi solo vedere la partita, te ne vai, perché sono persone pericolose". 

Succede, quindi, che centinaia di tifosi restano nei corridoi dello stadio o si sparpagliano nei bar, dove provano a seguire il secondo tempo sui telefoni. "Poi abbiamo visto che c’era un ingresso lasciato aperto e siamo saliti in un altro settore, al terzo anello. Ormai eravamo al settantesimo minuto. Al terzo gol abbiamo esultato. Tutto abbastanza surreale. E molto ingiusto".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 31 ottobre 2022 alle 09:45
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
vedi letture
Print