Non navigasse a vista, trainati dalla corrente e dal moto ondoso e imprevedibile, forse non sarebbe l'Inter. Neanche il ritorno alla vittoria in campionato dopo un mese di attesa ha rasserenato le acque, anzi. Dalle dimissioni di Moratti, con effetto maremoto, alle dichiarazioni post-partita di ieri sera, ulteriori certezze in casa nerazzurra sono venute meno. Direttamente da Giacarta, dove solitamente davanti ai media locali si sbottona, Erick Thohir ha fatto pervenire in Italia un concetto innovativo da quando è proprietario del club: Walter Mazzarri non può dirsi al sicuro in questo momento. Nello specifico, la frase incriminata è questa: "Bisogna analizzare in maniera equa il problema dell'allenatore. Vedremo nelle prossime due partite, ma cambiare il proprio tecnico in corsa non è mai una buona soluzione. Vogliamo dargli un'altra opportunità. Ci sono tante voci su un nuovo allenatore, noi per l'Inter puntiamo al miglior coach".

Si sta ancora discutendo sulla traduzione delle sue parole dall'indonesiano all'italiano, quasi fosse la chiave di tutto e smussasse notevolmente gli angoli, ma il discorso non è legato a un 'nelle prossime due partite' o 'nelle prossime partite', anche se qualche organo di informazione ha voluto puntualizzare su un ultimatum di 7 giorni in stile 'The Ring', una vera e propria scadenza. Probabile che il presidente volesse semplicemente dire che valuterà le prossime partite, non necessariamente solo Sampdoria e Parma, e che la traduzione 'a few' fosse un'indicazione generica proposta dalla traduzione indonesiano/inglese. Questo, evidentemente, sarà il cavillo su cui l'Inter baserà la sua arringa a difesa della posizione di Mazzarri, che avrà più di due partite per dimostrare le proprie qualità e invertire la rotta.

Il vero concetto da rimarcare, a prescindere dalla traduzione, è che per la prima volta Thohir non ha rinviato ogni discorso sulla panchina al termine della stagione, ma alle prossime partite. Che non saranno di certo le prossime 30, ma decisamente molto meno, visto che entrambe le traduzioni indicano un lasso di tempo  di breve durata. Pertanto, quasi raccogliendo l'ultimo assist di Moratti prima delle dimissioni, il presidente ha accorciato i tempi di attesa prima di decidere il da farsi. Ed è la prima volta che accade. Attenzione, però, lui stesso evidenzia come un cambio di allenatore non sia mai una buona idea e di voler essere equo nella valutazione, il che rassicura Mazzarri sul prosieguo dell'avventura in nerazzurro. Però la sensazione è che non sia più una garanzia a lungo termine come avvenuto finora. 

Mazzarri continuerà a essere il tecnico dell'Inter, ma dovrà portare risultati prima possibile perché la proprietà ritiene la rosa all'altezza del quarto posto con velleità per il terzo. E l'incontro tra Ausilio e Mancini ieri a Cesena non contribuisce a rafforzare la posizione di WM, per quanto potrebbe non esserci alcun discorso aperto con il Mancio per il futuro della panchina nerazzurra. Che siano le prossime due o le prossime dieci partite, l'unica certezza è che Thohir valuterà il lavoro di Mazzarri prima della fine della stagione.
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 27 ottobre 2014 alle 12:30
Autore: Redazione FcInterNews.it
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