Il piano è già stilato. L'obiettivo è uno: riportare l'Inter al top del calcio europeo e mondiale. Almeno due anni ancora di sacrifici, per rientrare con le perdite, e poi sarà di nuovo élite. Erick Thohir sa come si fa e ha mostrato il suo progetto a Massimo Moratti. Che deve aver gradito, vista la fumata bianca arrivata in queste ore. L'Inter passa di mano, ma non passa la mano. Anzi: da qui si vuole riprendere il discorso lasciato, di fatto, nel 2010.

THOHIR-INTER: I PERCHÉ - Il momento negativo del club è stato il motivo che ha spinto la cordata indonesiana a investire su di esso. “I futuri proprietari, che si sono fatti fare la due diligence da Ernst&Young, sanno già che l’esborso iniziale per rilevare le quote di comando sarà seguito da altre iniezioni di denaro. Il motivo? L’Inter resta una società in forte perdita e le prospettive nel breve-medio periodo non sono entusiasmanti. E' stato questo uno dei fattori che ha spinto Thohir & company a tingersi di nerazzurro: una grande, l’Inter, ma ai minimi storici, con fondamentali economici non da élite globale e tuttavia potenzialità interessantissime. Premesso che i calcoli elaborati al tavolo delle trattative hanno sempre contemplato la variabile-Champions (tra l’esserci o il non esserci ballano almeno 30 milioni), la portata complessiva dell’operazione è nell’ordine dei 400 milioni. Addirittura mezzo miliardo se davvero, nel giro di 2-3 anni, Moratti mollerà anche il 30%”, si legge oggi sulla Gazzetta dello Sport.

LE CIFRE - Come specificato più volte, quindi, l'ingresso di Thohir e dei suoi soci vedrà un apporto di circa 350 milioni (un calcolo orientativo in attesa dell'ufficialità delle cifre). Moratti cede quindi il 70% per quasi 250 milioni, di cui una grossa fetta (100-150) dovrebbero essere indirizzati proprio all'attuale presidente. “Il resto – si legge sulla Gazzetta dello Sport – andrà, per una parte, ad abbattere l’indebitamento della società (con tanto di sollievo per gli interessi bancari che ora pesano 10 milioni sul conto economico) e, per l’altra, a fare cassa. A fine ottobre l’assemblea dei soci approverà il bilancio relativo alla scorsa stagione: la perdita civilistica di 70 milioni è di esclusiva pertinenza di Moratti”.

BREAK-EVEN - Le previsioni dei futuri bilanci restano a saldo negativo, sebbene in miglioramento. Questo nei prossimi due anni, in cui sarà fondamentale per diversi motivi l'approdo dell'Inter in Champions League. Due anni in cui continueranno i sacrifici, per poi arrivare finalmente al break-even. Si rivedrà quindi il nerazzurro al top, possibilmente incrementando di parecchio il fatturato che a oggi è fermo a 170 milioni (quasi 80 in meno dell'anno del Triplete), ovvero quasi un terzo di quello dei top-club europei come Manchester United e Real Madrid. Un'Inter vincente, ma giovane: è l'idea di Thohir e anche quella di Moratti. Il piano è partito. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 20 settembre 2013 alle 10:30
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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