Inizia dall'impatto con un "Meazza" gremito come in occasione di Inter-Juventus l'intervista che Saphir Taider ha rilasciato al termine dell'allenamento mattutino ai microfoni di Sky Sport 24. Ecco le sue parole riportate dal sito ufficiale del club nerazzurro: "E' stato bellissimo, siamo stati contenti della nostra prestazione, ma adesso quella partita è finita e dobbiamo guardare avanti, alla prossima, al Sassuolo. Un privilegio essere all'Inter a 21 anni? Ho lavorato tanto per arrivarci, ma adesso c'è bisogno di crescere ogni giorno. Ho avuto l'opportunità di venire all'Inter e mi prometto ogni giorno di migliorarmi sempre di più".

Sul rapporto con Walter Mazzarri: "Sappiamo tutti cosa vuole da noi giocatori, è un allenatore che ha già fatto bene in Italia e noi lo seguiamo per continuare cosi. Che cosa significa l'Inter per me? Ogni volta che scendiamo in campo cerchiamo di onorare questa maglia".

Dal Bologna all'Inter, da Pioli a Mazzarri e forse un ruolo e un gioco un po' diversi: "In realtà non lo sono molto, lui mi chiedeva di difendermi e di inserirmi appena ne avevo l'opportunità. Devo crescere in tante cose, sono giovane e in questo senso non mi pongo limiti. Il mister ci dà consigli anche su come impostare il nostro rapporto con i media? No, lui parla tanto con noi a livello calcistico e anche extra calcistico, umano. Per noi è normale parlare di tutto con il Mister. A chi mi sono ispirato per la cresta? (ndr, sorride) A nessuno...a me stesso".

Si parla poi di vantaggio e svantaggi per i giocatori nel non giocare le coppe europee ("per un calciatore giocare le coppe è sempre bello perchè affronti grandi squadre") e se sia esagerato parlare di scudetto: "E' solo l'inizio di campionato, la strada è molto lunga, vedremo alla fine. La squadra più forte? Sono tante in Italia, Juventus, Milan, Napoli, Roma...sono quelle, hanno campioni ed è bene per tutti perchè aumenta il livello di competitività del campionato".

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 18 settembre 2013 alle 15:56 / Fonte: Inter.it
Autore: Christian Liotta
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