Questo il commento a caldo di Andrea Stramaccioni dopo la partita pareggiata col Rubin ai microfoni di Mediaset: "Sicuramente all'inizio il loro centrocampo aveva favorito il loro palleggio, con Cassano e Livaja abbiamo faticato. Poi con Guarin stavamo facendo bene. Abbiamo preso un gol brutto, ma poi è stata bella la reazione e la voglia di non perdere, anche se potevamo fare meglio". Difesa disattenta in entrambe le circostanze: "Ma non ha senso parlare di errori individuali, sono errori di squadra ma gravi, perché eravamo vicini alla vittoria di quanto non potesse sembrare. Comunque lavoriamo". Ma la scelta del turn-over la rifarebbe? "Sì, perché domenica è importantissima. Ho fiducia nei miei ragazzi, Livaja ad esempio ha fatto una grandissima partita". 

Stramaccioni analizza il match anche qualche minuto più tardi, sempre a Italia 1: "Sicuramente l'errore difensivo è sul secondo gol, sul primo è un episodio che ci ha penalizzati, perché il giocatore andava sullo spigolo. Io vorrei soffermarmi sulla voglia che probabilmente non abbiamo avuto in altre gare di non perdere e di cercare il terzo gol anche con poco tempo. Ho visto qualcosa di diverso". Intanto, San Siro resta un campo stregato: c'è il rischio di un tormentone psicologico? "Chiaro che ci pensi, perché non abbiamo ancora vinto in casa. Ma la voglia non ci è mancata, nella ripresa non abbiamo subito il loro palleggio, poi abbiamo preso gol su questa grossa ingenuità che per poco non ci costava il match. Pressione di San Siro? Credo di no, il dato comune nelle nostre partite è che vedo sempre un episodio a inizio gara che indirizza la partita. E' quello che forse ti mette pressione, ma speriamo che non sia una regola. Dà fastidio non vincere davanti alla nostra gente. Era il quindicesimo? Abbiamo preso gol a quel minuto anche con Hajduk e Roma, all'incirca. Un episodio così ti può dare un contraccolpo, che oggi non c'è stato. Poi nel secondo tempo abbiamo assistito ad un'altra gara, che stavamo per perdere".

Gabriele Oriali sottolinea la reazione della squadra ai gol subiti, ma in 4 partite in casa 10 gol subiti diventano troppi. "Preoccupato? No, arrabbiato forse, a livello di gruppo. Siamo tutti sulla stessa barca, portiamo sempre 7-8 uomini in area in attacco. Comunque voglio uscire dal match col bicchiere mezzo pieno. L'Inter mi è piaciuta per la reazione, nel primo tempo dopo il gol non abbiamo mollato. Bravi ragazzi a darmi una risposta dopo il match con la Roma. il gol dell'1-2 avrebbe tagliato le gambe a tutti, ma noi abbiamo reagito". 

"Ogni partita ha una sua storia. Globalmente l'Inter mi è piaciuta, molto più nella ripresa che nel primo tempo. L'episodio del rigore è frutto di un'ingenuità. Purtroppo è capitata a noi, senza colpevolizzare nessuno. E' la quarta volta che andiamo in svantaggio a San Siro, e questo ti influenza la partita". Così Andrea Stramaccioni ai microfoni di Sky.

Approccio sbagliato? "No, non credo sia stato un approccio sbagliato, perché poi si è vista subito la reazione, con palle-gol e il pari di Marko. Nella ripresa l'Inter m'è piaciuta. Abbiamo alzato il baricentro e lo dimostra il fatto che il Rubin ha finito con tanti difensori. Ovviamente ci dà fastidio non vincere in casa, soprattutto per i tifosi che ringrazio. Però ripeto: oggi l'Inter è stata punita da due episodi".

A fine tempo il cambio dell'ex Parma con Guarin. "Avevo bisogno di inserire un terzo centrocampista e il sacrificato è stato Jonathan, perché gli altri dovevano restare in campo (Nagatomo e Zanetti, ndr). E con un nuovo centrocampo abbiamo fatto una ripresa diversa". Niente di punitivo per il brasiliano, dunque.

"Il Rubin è una squadra difficile da pressare per il modo in cui stanno in campo, sanno metterti in difficoltà. Con un 4-3-3 siamo andati meglio nei movimenti di copertura e infatti Berdyev ha dovuto sostituire entrambi gli esterni", spiega Stramaccioni sull'atteggiamento avuto nella ripresa. Perché Pereira per Cassano e non Sneijder? "Perché volevo due giocatori che dessero la massima ampiezza, visto che in mezzo c'era traffico. Sneijder avrebbe dato qualità in mezzo, ma volevo forze sugli esterni. Una scelta tattica, perché Antonio stava bene. Già domenica aveva chiuso la partita e oggi ha fatto benissimo, ispirando tantissime azioni offensive pericolose. Mi fa rabbia perché tante cose sono andate bene, ma ancora non abbiamo vinto".

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 20 settembre 2012 alle 22:58 / Fonte: Italia 1 - Sky
Autore: Christian Liotta
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