Ospite di questa puntata di Inter Nos su Inter Channel, come noto, è Rodrigo Palacio. Dopo le prime anticipazioni rilasciate quest'oggi da Inter.it, FcInterNews.it riporta interamente le sue dichiarazioni appena rilasciate alla trasmissione. "Le telecamere sono per me l'avversario più difficile, non sono timido ma non amo particolarmente le interviste - esordisce il bomber nerazzurro -. Ho avuto la fortuna di fare gol al derby di andata ma non mi ritengo uomo derby. Milito ha fatto tanti gol al Milan, io solo uno per ora, speriamo di farne di più già dalla prossima partita. Il derby è una partita sempre particolare, prima abbiamo il Napoli che è importante e difficile perché ci servono punti per l'Europa; poi arriva la partita più bella dell'anno e speriamo di vincerla. Differenze col derby argentino? Sono tutti belli, in Argentina è più appassionato, il tifo lì è più fanatico, qui si vive diversamente. Ho vissuto anche il derby di Genova ma San Siro tutto pieno è bellissimo. Se ci capita di fare un giro, andare in un ristorante, tutti ci chiedono di far bene, un gol, è normale".
Si parte con le domande dei tifosi: "In campo mi trasformo, da pacato divento 'cattivo' perché voglio vincere e dò sempre il massimo. Anche io mi stanco e mi capita di giocare male ma cerco sempre di fare il massimo. Così possono arrivare anche degli infortuni, come lo stiramento al momento di quel gol, ma l'importante è che la palla sia entrata. Ora c'è il Napoli, Higuain è un uomo River, io del Boca, una sfida nella sfida per me, giochiamo insieme in Nazionale, abbiamo un bel rapporto, sarà una partita bella e dobbiamo stare attenti a lui perché è molto forte, speriamo di vincere noi. Ero sicuro che potesse far bene anche in Italia, ha fatto tanti gol al Real Madrid.
I gol più belli all'Inter? Il primo nel derby di andata, e anche il più importante. L'anno scorso un bel gol al Bologna da fuori, e come terzo metto quello al Catania l'anno scorso. Anche il pallonetto al Cluj lo ricordo con piacere. Kovacic? Fortissimo, per me ha un grande futuro, deve giocare perché deve imparare e migliorare. E' giovane e deve imparare molto ma ha un futuro enorme e diventerà un top player se continua così, ha tanta qualità.
Vado spesso ai giardini con i miei figli, la bimba è scatenata e mi fa correre molto, mi capita di incontrare dei tifosi e li saluto volentieri. La squadra la vedo bene ora, stiamo facendo un bel campionato, non possiamo lottare per lo scudetto perché ci sono squadre più forti davanti, stiamo lavorando per diventare ancora più forti. Io e Milito insieme? Mi sarebbe piaciuto giocare più con Diego, purtroppo si è infortunato, è rimasto tanto fermo, e quando non era infortunato lui lo ero io. Sono state poche le occasioni di giocare insieme. Magari giocheremo insieme al ritorno in Argentina".
Domande poi sul tempo libero e curiosità personali: "Sono un ragazzo tranquillo, mi piace stare a casa, a volte esco con i compagni, più con gli argentini alcuni sono nel mio stesso palazzo come Cambiasso, Diego, Walter e quando posso vado a vedere l'Olimpia perché mi piace il basket, ho un amico che gioca lì ci conosciamo da bambini, quando posso vado a vederlo giocare. Ho anche giocato a basket, facevo il play. Forse Stramaccioni mi ha mandato in porta quella volta che siamo rimasti senza portiere perché Cambiasso gli ha detto che ero bravo con le mani, probabilmente per questa mia passione. Come è nata la Trenza? Avevo i capelli lunghi a 20 anni, un giorno ho deciso di rasarmi tranne un piccolo codino, mi è piaciuto e l'ho tenuto".
Sull'affetto dei tifosi: "Dal primo giorno mi hanno accolto molto bene con tanto affetto, li ringrazio tutti per quello che mi hanno dimostrato sempre". Su Zanetti: "Quando smetterà mancherà un calciatore molto importante per il calcio italiano, è un recordman dell'Inter, ha vinto tutto e lascerà un grande vuoto. Ha un fisico privilegiato, si allena sempre bene, ha avuto pochi infortuni, ha qualità per questo ha fatto questa carriera".
Sul finale di stagione: "Ci stiamo preparando bene lavorando bene in settimana per fare grandi partite. Dobbiamo cercare di vincere col Napoli e avvicinarci all'Europa e pensare poi al derby. Ho un buon rapporto con tutti ma Diego e Walter sono quelli con cui passo il maggior tempo perché vivono vicino a me. Una statua per Samuel da parte dei tifosi? Ci metto la firma! Ha avuto tanti infortuni ed è sempre tornato ad alti livelli, un esempio di professionismo, un campione.
Mi piace esultare ma mi piace anche ringraziare chi mi ha dato l'assist perché è importante come chi fa gol secondo me, da qui le esultanze con Guarin, Nagatomo ecc. Un argentino che vorrei ora all'Inter? Messi è troppo facile, quest'anno non sta tanto bene e ha fatto 38 gol, figuriamoci. Ci sono anche giovani bravi che arriveranno in Europa in breve tempo".
Infine il botta e riposta: "Se non avessi fatto il calciatore avrei giocato a basket. Il compagno con cui ho legato di più è Leandro Garcia, al Boca. Paura di volare? No, mi piace. La passione è qualcosa che si porta dentro e ti fa fare quello che sogni da bambino, per me è il calcio e mi piace farlo tutti i giorni. Se potessi fare io una domanda ai giornalisti? Preferisco non dirlo... Il mio punto debole è l'esigenza, sono molto esigente, può essere anche una qualità, vorrei sempre fare di più. Il punto di forza? Ancora l'esigenza! (ride, ndr). In cucina me la cavo male ma mi piace tanto mangiare. Il mio cibo preferito oltre l'asado è la pasta, a Genova amavo la focaccia, il pesto invece non mi piace. Sono scaramantico, con Diego inventiamo sempre un sacco di riti in caso di gol, spesso prometto la sauna se vinciamo o segno. Il numero al mondo? Messi, è facile. A cosa penso appena sveglio? Ad allenarmi. Inter per me è la squadra più forte del mondo, ho avuto l'onore di indossare questa maglia e sono contento di essere qua. Per noi argentini l'Inter è un sogno. Come finisce quest'anno? Speriamo bene arrivando in un piazzamento europeo. Quando guardo la Champions in tv penso sempre: vorrei essere lì. Speriamo l'anno prossimo di puntare allo scudetto e qualificarci per la Champions".
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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