"Essere entrato nella Hall of fame dell'Inter è un grande motivo d'orgoglio, un punto d'arrivo. Pensavo che la ciliegina fosse stata la notte di Madrid, invece ho capito che entrare nella Hall of fame ha completato uno splendido percorso". Lo dice Marco Materazzi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

Quanto è importante per Inzaghi che si sia sbloccato Lautaro?
"Tantissimo. Il Toro cercava sempre di trovare il modo migliore per fare gol, spesso spostando il pallone una volta di troppo per essere sicuro di non sbagliare. Ma così aveva perso l'istinto, che è la sua vera forza. Come si è visto contro la Salernitana".

Lei è tra quelli che pensano che Lautaro si trovi meno bene con Dzeko rispetto a Lukaku?
"I grandi giocatori non hanno problemi a giocare insieme. Venerdì hanno segnato 5 gol in due. Sarà stato contro la Salernitana, ma sono pur sempre 5 gol in Serie A".

Gosens è un difensore goleador come lei. Quanto è importante il suo innesto?
"Fondamentale, Inzaghi deve trovare un modo di far giocare lui e Perisic insieme. Il mio record di gol (12 nel 2000-01, ndr.)? Se proprio qualcuno deve batterlo, spero sia un interista".

Quello dell'Inter a febbraio è stato più un problema di testa o di gambe?
"Quando contro Sassuolo e Genoa tiri così tante volte senza segnare, pesa anche la sfortuna. Però probabilmente qualcuno sta anche tirando il fiato".

Ha colpito la trasformazione di Barella, che contro Genoa e Milan era apparso scarico.
"Lui e Brozovic sono i veri fuoriclasse dell'Inter, l'anima. Da due mesi Nicolò non gioca come sa e anche contro la Salernitana a parte i due bellissimi assist l'ho visto bene ma non ancora sciolto come ci aveva abituato. Tirare il fiato ci sta".

All'Inter conviene pensare al campionato o col Liverpool deve dare tutto?
"Non scherziamo, bisogna andare lì convinti di potercela fare. Nel calcio può succedere di tutto. Loro non sono dei marziani, il match dell'andata lo ha confermato".

Con l'Inter, lei nel 2008 fu espulso e fece arrabbiare Ibra.
"Mi ricordo bene l'arbitro, De Bleeckere, un delinquente. Ma lì ci sta che ti ammoniscano per due falli così. Un cartellino almeno era esagerato. Ibra dopo la gara mi attaccò? Quando perde fa così".

Per lo scudetto ci sono anche i bianconeri?
"Devono rimontarne tre, e il Napoli è molto avanti. Non è semplice. Gli juventini comunque ci credono, anche se dicono di no".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 06 marzo 2022 alle 10:25 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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