TOLDO 6 – Corre l’unico brivido della partita quando Samuel svirgola e lascia campo libero a Vanden Borre. Non può nulla sulla grandissima conclusione di Rossi, si guadagna la pagnotta nel supplementare con la bella parata sulla punizione di Olivera.

MAICON 8 – La “freccia nerazzurra” è tornata dopo la pausa forzata di campionato, ed è più potente e ispirata che mai. Soprattutto nella ripresa, ogni sgroppata sulla fascia destra è motivo di panico totale per i difensori genoani, soprattutto per il malcapitato Criscito contro il quale fa praticamente quello che vuole. Cerca anche a più riprese la conclusione personale, trovando però poca fortuna. Ma con la sua forza devastante rappresenta la quintessenza di questa Inter.

BURDISSO 6 – Nessun rischio, normale amministrazione, lavoro diligente senza mai strafare. Ordinato.

SAMUEL 5 – Ha sulla coscienza prima l’incredibile svarione con il quale regala il pallone a Vanden Borre nel primo tempo, poi l’atteggiamento troppo morbido, assolutamente inusuale per uno come lui, con il quale va a contrastare Marco Rossi in occasione del pari del Genoa. Momento di appannamento.

MAXWELL 7,5 – Ecco un altro grande protagonista della gara: il brasiliano è straordinariamente attivo e propositivo, garantisce all’Inter un importante quantità di gioco andando spesso a sfondare in avanti e proponendo assist vellutati, di cui uno capitalizzato al meglio da Adriano. In difesa poi è molto guardingo, su Mesto come su Rossi. Complimenti.

ZANETTI 7 – Semaforo rosso per chiunque provi ad avvicinarsi dalle sue parti: il capitano riesce sempre a trovare il momento giusto per spezzare i tentativi di manovra del Genoa, ispirando puntualmente le ripartenze nerazzurre. Anche lui sfiora la marcatura personale con un tiro simile a quello che valse il pari con la Roma a San Siro lo scorso campionato.

MUNTARI 4,5 – Il salvataggio su Vanden Borre in scivolata è l’unica nota positiva della sua serata, nel corso della quale denuncia un eccessivo nervosismo, tale da fargli rischiare addirittura l’espulsione sul finire del primo tempo per un tackle durissimo ancora sul belga di Gasperini. Mourinho lo toglie dopo 45 minuti. Dal 45’ OBINNA 5,5 – Inizio promettente, poi tanta corsa ma poca ispirazione. Dà vita però ad un bel duello con il difensore avversario Papastathopoulos.

CHIVU 6,5 – Potrebbe finalmente trovare la sua prima rete all’Inter sul finire del primo tempo, ma la sua spettacolare proiezione offensiva si inceppa proprio sul più bello perché la palla finisce sul piede sbagliato. Prezioso e sempre preciso in fase difensiva.

JIMENEZ 5 – Deludente davvero, il cileno. Ci mette buona volontà, d’accordo, ma da lui è lecito aspettarsi molto di più, in considerazione del fatto che le sue caratteristiche ne farebbero l’elemento più indicato per garantire rifornimenti alle due punte in caso di assenza di Stankovic. L’occasione buona per riscattarsi gli viene negata da Milanetto. Dal 73’ CAMBIASSO 6,5 – Eroe, insieme a Ibra, dei tempi supplementari: sganciato dai compiti di regista arretrato, il “Cuchu” si fa spesso pericoloso dalle parti di Scarpi. Ad inizio del primo tempo supplementare sfiora la rete, gioia che però arriverà poco dopo, col tap-in vincente su controllo difettoso di Scarpi.

ADRIANO 6,5 – Sbaglia il rigore assegnato generosamente da Gava, ma ha il merito di non abbattersi, incoraggiato anche da Mourinho e Baresi, e anche nonostante la condizione fisica non al top si dimostra molto volitivo. Prima di lasciare posto a Ibra, si prende il merito di scardinare la saracinesca Scarpi. Dal 75’ IBRAHIMOVIC 7 – La panchina iniziale non va a incidere sulla sua forma, anzi: appena mette piede in campo dimostra di essere subito in palla. Dopo il gol del pareggio, sfiora l’immediato raddoppio con una punizione supersonica. Risolve il match prima con la botta che piega le mani all’estremo genoano favorendo l’inserimento di Cambiasso, poi col gol del 3-1 arrivato dopo un’azione fatata delle sue.

CRESPO 5,5 – Corre, lavora, suda, ma quando si tratta di buttare la palla nel sacco si blocca. Le due grandi chances capitate sui suoi piedi finiscono malamente al vento. Soffre anche la buona marcatura di Ferrari.

MOURINHO 6,5 – Questa volta non si lascia andare a stravolgimenti tattici clamorosi, nemmeno quando vede i suoi non riuscire nemmeno in superiorità numerica a concretizzare le tante occasioni avute tra i piedi. Per riuscire a espugnare definitivamente il fortino Genoa, però, alla fine ha dovuto ancora affidarsi alla carta Ibrahimovic.

GENOA: Scarpi 7; Ferrari 7 Biava 4,5 Bocchetti 6; Modesto 6,5 (dal 49’ Criscito 5), Juric 6, Rossi 8, Milanetto 6; Vanden Borre 5 (dal 53’ Olivera 6), Sculli 6-, Mesto 5,5 (dal 46’ Papastathopoulos 6,5). Allenatore: Gasperini 6,5.

ARBITRO: GAVA 4,5: Direzione troppo lasciva, che lo lascia sorvolare spesso, anche su alcuni interventi particolarmente delicati, su tutti l’entrataccia che sarebbe costata il secondo giallo a Muntari. Il lasciare praticamente designare al suo assistente Altomare il rigore per fallo fuori area su Adriano nel primo tempo gli vale il pollice verso definitivo.
ASSISTENTI: ALTOMARE 4,5 – RUBINO 6.
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 14 gennaio 2009 alle 12:02
Autore: Christian Liotta
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