Intervistato da Espn Argentina, Lautaro Martinez ha parlato dello scudetto interista, delle voci di mercato passate e della sua carriera. "Sono stato davvero vicino al Barcellona, ne avevo parlato anche con Messi. Leo mi chiedeva come era la situazione, nulla di particolare. Per me sarebbe stata una grande opportunità. Tuttavia i blaugrana avevano problemi economici in quel momento, così ho deciso di restare all'Inter. Si è rivelata la scelta giusta avendo vinto poi lo scudetto. Qualcosa di incredibile vincere un titolo in un club così importante - ha sottolineato il Toro -. Il Real Madrid? Vennero a cercarmi due volte quando ero nelle giovanili del Racing, ma volevo farmi un nome nel calcio argentino e ho fatto il salto in Europa quando ero pronto. Se sogno di giocare nelle Merengues? Ci sono 5-6 squadre che oggi sono tra le migliori al mondo ed è normale, quando il tuo nome viene accostato a uno di questi club, sentirsi orgogliosi. Ma io sono completamente concentrato sull'Inter, a finire il campionato e poi alle partite con la Nazionale. Penso giorno dopo giorno, quello che sarà poi si vedrà e si valuterà eventualmente anche con la famiglia".

Sul trionfo nerazzurro. "Abbiamo vinto lo scudetto dimostrandoci i migliori, superando la concorrenza di Cristiano Ronaldo e non solo, lavorando al fianco di persone come Zanetti... Ci sono tante cose dentro questo titolo. Ho 23 anni, sto facendo quello che mi piace, vesto la maglia gloriosa dell'Inter e quella della nazionale argentina giocando con Messi: sono sogni che si avverano. Una vittoria straordinaria, speciale. Momenti che non si dimenticheranno mai. Non abbiamo potuto festeggiare con i tifosi, ma sono loro che ti spingono".

"Sogno un giorno di tornare al Racing: la tifoseria è 'pazza', appassionata, assomiglia a quella dell'Inter - ha spiegato Lautaro -. Diego Milito? Lo guardavo tanto quando eravamo compagni di squadra: il controllo palla, l'accuratezza nel tiro in porta... Da lui ho imparato moltissimo. Mi dispiace che oggi non sia più presente nel Racing: Diego è tra i più grandi idoli del Racing e non mi è piaciuta la sua partenza. Mi chiama ogni volta per sapere come sto se c'è qualcosa che non va".

Sulla Serie A. "Il campionato italiano lo ritengo tra i più difficili per gli attaccanti. Un torneo molto tattico, qui si lavora tantissimo in questo senso ed è molto dura quando un avversario si chiude in difesa davanti la propria area. Bisogna essere rapidi e cercare lo spazio giusto per colpire. Hai pochissimo tempo per pensare la giocata".

"Io nuovo Batistuta? Quando mi accostano a un così grande campione sono felice. I paragoni non mi piacciono, ma è chiaro che fa piacere essere avvicinati a un giocatore come Batistuta. Ero molto piccolo quando giocava, ho visto ovviamente tanti video su di lui", ha risposto l'attaccante nerazzurro.

Su Lukaku. "Mi piace tantissimo come gioca, dentro al campo ci troviamo benissimo. E poi è una grandissima persona".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 06 maggio 2021 alle 18:45 / Fonte: Espn Argentina
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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