"Il trasferimento non è concluso. Certo, ci sono incontri e offerte, ma io sono un giocatore del Racing e desidero fare il massimo per il Racing. Si saprà tutto nel giorno in cui ci sarà qualcosa di concreto. Ad oggi, di concreto non c'è nulla". Così ha parlato un Lautaro Martinez politicamente corretto in merito alla trattativa di fatto conclusa con l'Inter, nell'ambito di una lunga intervista rilasciata in patria. Il bomber classe '97, impegnato stasera col suo racing al Cilindro nella sfida di Libertadores al Cruzeiro, ha parlato a lungo del suo passato, del futuro e dell'eventualità di una convocazione ai Mondiali. Ecco alcuni stralci della sua intervista:

MONDIALI E CT - "Sapevo che Sampaoli era a vedermi nella gara della tripletta con l'Huracan perchè era venuto anche agli allenamenti in settimana. Poi non ci ho parlato in quel caso, ma altre volte mi ha detto che ho una concorrenza importante e devo lavorare. Aguero, Higuain, Icardi son molto forti, e l'Argentina in generale ha sempre avuto grandi attaccanti in patria e fuori. Devo fare del mio meglio per stare ai loro livelli".

GUIDE - "Parlo spesso con Lisandro Lopez e Milito. Diego, da quando è diventato dirigente, mi chiede spesso come sto, ma ci parlavo molto già quando eravamo compagni di squadra".

PRIMI CALCI "Son cresciuto nelL?Atletico Liniers e il 20% del mio caretllino è ancora loro. Ne son contento: quei soldi, quando mi trasferirò, saranno loro molto utili per l'ammodernamento delle strutture. Ogni volta che torno lì chiedo se abbiano bisogno di qualcosa".

LIBERTADORES "Inizieremo ora la Libertadores, una competizione dove militano i più grandi giocatori. Sarà dura, giocando in settimana, coi viaggi e gli allenamenti, ma ci siamo preparati".

SOGNI E PRIMI BILANCI - "Se sono così professionale a 20 anni lo devo alla mia famiglia. Cerco di fare affidamento su chi è presente nel bene e nel male. L'anno scorso ho subito un infortunio che mi ha tenuto fuori dei campi da quattro mesi (un quinto metatarso fratturato del piede sinistro) e fui operato. Ho anche giocato il Mondiale Under 20 e mi feci male anche lì. Molte cose mi sono successe molto velocemente, cose buone, cose cattive, quindi cerco di godermi il momento in cui vivo e quello che vivrò in questo grande club. Sento la responsabilità in questo modo, cerco di non fare pressioni su me stesso e di fare al meglio il mio lavoro. Non ho sogni particolari, ma obiettivi a breve termine. Adesso, per esempio, penso alla Libertadores e a rosicchiare punti al Boca".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 27 febbraio 2018 alle 16:10 / Fonte: Pagina12.com.ar
Autore: Antonello Mastronardi / Twitter: @f_antomas
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