Ricca di spunti, bella e interessante intervista esclusiva di InterChannel al baby prodigio croato, idolo del popolo nerazzurro. Mateo Kovacic si racconta, tra obiettivi personali e di squadra, senza tralasciare il ricordo di un Mondiale che per la sua Croazia è stato abbastanza deludente. Il numero 10 di Linz esordisce: "Io 'uno' del popolo nerazzurro? Sì, è molto bello (ride, ndr)".

STAGIONE - "Ci aspettiamo tanto da questa nuova annata perché stiamo lavorando duramente per diventare una grande squadra. Al momento non possiamo ancora dire di esserlo, ma la strada è quella giusta. Mi aspetto tanto da questa stagione".

GRUPPO - "E' importantissimo perché se hai tanti giocatori che pensano solamente a sé stessi non non si può andare da nessuna parte. Solo 'insieme' potremo far bene".

MONDIALE - "Sappiamo che in un torneo del genere ci sono tante grandi squadre e altrettanti ottimi giocatori. Ho avuto la fortuna di partecipare con il nostro piccolo paese, anche se avremmo potuto fare di più. Speriamo di poter far meglio al prossimo Europeo. In un Mondiale non esistono match semplici: avevamo tante aspettative, ma non siamo riusciti a fare ciò che avremmo voluto. Adesso testa all'Europeo".

THOHIR - "Il presidente mi cita spesso? Sono contento e gli dico grazie, ma devo dimostrare sul campo. Siamo tutti 'insieme' e solo così potremo fare bene".

IL GOL - "Arrivo tante volte fino ai 16 metri, ma poi non cerco la conclusione personale. Quest'anno dovrò allenarmi di più e conterà anche la rete. Devo cercare di aiutare maggiormente la squadra. Il gol mi manca, alla Dinamo Zagabria avevo meno compiti di copertura, ero più libero e non dovevo pensare alla fase difensiva. Qui, invece, è tutto diverso. Corro di più, ma un giocatore con le mie qualità deve segnare".

STANKOVIC - "Non ci siamo ancora sentiti perché anche lui sta lavorando. Il suo tiro era formidabile, ho imparato tanto da lui e mi sono sempre trovato a mio agio".

OBIETTIVI - "Dico sempre che dobbiamo pensare in modo graduale. Tutti si aspettano tanto, ma se pronunciassimo la parola 'scudetto' non faremmo la cosa corretta. Pensiamo all'Europa League per il momento. Inoltre vorrei fare i miei complimenti a Piero Ausilio e alla società per il grande lavoro svolto".

TIFOSI - "Noto la loro passione nei miei confronti. Mi sostengono sempre perché forse ammirano il mio modo di giocare, oppure perché sono un bravo ragazzo (ride, ndr). Adesso voglio fare di più per arrivare il più in alto possibile".

CONCORRENZA - "E' un bene per me perché mi costringerà a lavorare di più per dimostrare di essere più bravo degli altri. Non dirò mai di essere il migliore perché qui ci sono solamente grandi giocatori. Ma mi sento bene e la concorrenza creerà maggior lavoro da parte di tutti noi perché bisognerà dimostrare di meritare la maglia da titolare".

VIDIC - "Grandissimo professionista e sono contentissimo che sia arrivato qui. Poi ci capiamo anche a livello di lingua, ma io lo sto aiutando a imparare l'italiano".

PROMESSA - "Il primo gol? La dedica sarà per i nostri tifosi".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 08 agosto 2014 alle 18:11 / Fonte: InterChannel
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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