Chiuso il mercato e conclusa l'ennesima sosta per le Nazionali, è tempo di pensare esclusivamente al derby di Milano in programma domani alle 18. Partita che potrebbe essere uno spartiacque di questa stagione sia per Inter sia per Milan, rispettivamente prima e seconda in classifica (a pari merito con il Napoli). Simone Inzaghi affronta tutti i temi caldi intorno al mondo nerazzurro nella consueta conferenza stampa pre-gara. A seguire le sue parole.

Cosa si aspetta dalla partita di domani?
"Sarà un periodo molto intenso, stimolante. Affrontiamo tante avversarie di grande prestigio. Domani sarà un derby molto sentito, i ragazzi ne sono consapevoli, sono concentrati. Spero siano anche con la mente libera, consapevoli della forza che abbiamo a livello individuale e di squadra".

E' una partita che può estromettere il Milan dalla corsa scudetto?
"Penso di no perché mancano tante partite. Abbiamo visto l'andata: nel derby avevamo 7 punti in meno, lo abbiamo pareggiato e siamo stati poi molto bravi a recuperare il gap. E' una gara molto importante, sappiamo cosa rappresenta per le due tifoserie ma con 15 partite alla fine c'è tantissimo da giocare".

Che prova di forza deve dare l'Inter a sé stessa e al campionato?
"Sappiamo il percorso che abbiamo cominciato quest'estate con i ragazzi e la società. Sapevamo che abbiamo cominciato un percorso con grandi incognite, siamo stati bravi con il gruppo a far andare le cose nel migliore dei modi ma sappiamo che deve essere uno stimolo per non farci abbassare la guardia ed essere ancora più responsabili da qui alla fine".

Pensi di avere una squadra più completa con Gosens e Caicedo?
"Senz'altro, abbiamo grandi dirigenti e un grande presidente che in questo momento è con noi fisicamente. Per Gosens bisognerà aspettare ancora un po' di tempo ma è un ottimo acquisto, lo conosciamo tutti. Caicedo l'ho allenato tanti anni, c'era questa opportunità dopo che Sensi è andato via. Ci siamo fatti trovare pronti e sono contento di quel che abbiamo fatto e di quanto stavamo facendo prima del mercato".

Chi tirerà un eventuale rigore?
"Come prima cosa dovrò valutare le condizioni generali. Manca l'allenamento del pomeriggio, il risveglio di domani. Abbiamo una lista di rigoristi che tutti conoscete. Se capiterà vedremo, ma Lautaro è il primo. Poi abbiamo Calhanoglu, Perisic, Sanchez, tanti possono calciarlo".

Sarà uno stimolo o un peso essere favoriti?
"Ne ho giocati tanti di derby, di favoriti non ce ne sono mai con classifiche diverse e ancor di più adesso con due squadre forti, organizzate. Faranno la differenza gli episodi, dovremo essere bravi noi a indirizzarli. Poi le motivazioni potranno fare la differenza".

C'è una rivale che può darvi più fastidio di altre nella lotta scudetto?
"La classifica è molto veritiera. Tutto è molto aperto. Oltre a Milan e Napoli ci sono Atalanta e Juventus che sono molto forti. La Juventus era la mia favorita d'estate, negli ultimi due mesi ha fatto un grande percorso e un grande mercato di riparazione. Quindici partite sono tante a disposizione".

E' un Milan più o meno forte dell'andata?
"Erano in un ottimo momento, hanno avuto una flessione complice alcuni infortuni. Conosco Pioli, è molto preparato e dà una grande organizzazione alle sue squadre. Ora da Empoli in poi hanno fatto ottime partite, hanno avuto qualche difficoltà a giocare su quel campo contro la Juve come noi col Venezia. Il campo è stato rizzollato per cui sarà bellissimo giocarci".

C'è un derby che porta nel cuore tra quelli visti in passato?
"Da bambino ce ne sono tanti e non uno in particolare. Quando eravamo bambini io e mio fratello, con mio papà, andavamo a vedere il Piacenza. La città in cui siamo cresciuti e per cui tuttora tifiamo. Mi ricordo molto Piacenza-Cremonese. Milan e Inter avevano grandi giocatori come Rummenigge, Altobelli o Beccalossi. Io e mio fratello guardavamo con grande ammirazione ad Altobelli".

Come stanno i sudamericani appena rientrati. Ha ancora dubbi sulla formazione?
"Mi tengo l'allenamento di oggi pomeriggio per valutare. Lautaro ha fatto ieri un lavoro parziale con Caicedo ma l'ho visto bene. Sanchez mi ha detto che sta nel migliore dei modi. Lo vedro oggi. Mancano solo Correa e Gosens. Il tedesco sta finendo il suo percorso e per Correa sono passate due settimane dall'infortunio. E' sereno e spera di accelerare l rientro".

FcIN - E' ipotizzabile che, come con l'Empoli, sia la Coppa Italia la gara in cui si userà un turnover più massiccio?
"Prevedere prima di affrontare le partite non è semplicissimo. Nell'ultimo blocco abbiamo giocato ad altissimi ritmi con la Lazio, poi 120' con la Juve e quindi l'Atalanta. In quel momento avevo bisogno di cambiare più del solito. Viviamo partita per partita, poi uno staff vede a seconda di quel che si è speso".

Vedi un po' di accanimento verso il mondo del calcio per la riduzione della capienza negli stadi?
"Penso che dobbiamo attenerci alle regole, è normale che mi sarebbe piaciuto vedere un derby con 70mila persone. Se lo sarebbero meritato queste due squadre che stanno avendo un grandissimo cammino. Già all'andata con il 75% era diversa, la stessa Supercoppa col 50% non aveva l'atmosfera che doveva avere. Sarà così anche nel derby. Aspettiamo fiduciosi sperando si possa tornare alla massima capienza".

E' stato utile avere quasi tutta la rosa a disposizione durante la sosta?
"Senz'altro è stato importante. Mi sarebbe piaciuto avere anche Vecino, Martinez e Sanchez dal principio. E' rimasto Vidal, Vecino è tornato prima e Sanchez lo vedrò oggi. Ma sicuramente rispetto alle altre volte è stata una sosta diversa".
Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 04 febbraio 2022 alle 12:25
Autore: Redazione FcInterNews
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