Per sbloccare l'intricata situazione Icardi è pronto ad intervenire direttamente Steven Zhang. Lo riporta la versione online del Corriere della Sera, che spiega come il presidente, ancora in Cina e il cui rientro è atteso la prossima settimana, dopo un colloquio telefonico con gli ad Beppe Marotta e Alessandro Antonello, ha chiesto di sbloccare il caso e di parlare con il giocatore per tentare di ammorbidire la sua posizione.

La data da cerchiare sul calendario è domani: sarà probabilmente quello il giorno del grande incontro (anche se non si può escludere che venga anticipato a oggi) tra l'argentino, lo staff medico dell’Inter, Spalletti e Marotta. "Un vertice per tentare di definire la situazione e provare a far rientrare il bomber argentino in squadra - si legge - . Esiste una speranza, seppur fragilissima, di vederlo convocato per la partita di giovedì a Francoforte contro l’Eintracht. L’ex capitano è fisicamente a posto e in condizione di giocare. La fisioterapia per attenuare il fastidio al tendine del ginocchio ha dato i suoi frutti, ora dipende solo da Icardi decidere di rientrare o meno. Farlo a Francoforte, quindi fuori casa, potrebbe non essere una cattiva idea. La società è pronta a riammetterlo, anche perché è stanca di questa situazione e spera di chiuderla e poter utilizzare il bomber per la volata finale di campionato e Europa League. La domanda che porranno i dirigenti e l’allenatore è semplice: vuoi continuare a essere solo un ex capitano o vuoi tornare a essere un calciatore dell’Inter? Dal canto suo Icardi attende di vedere Spalletti e Marotta per spiegare ciò che pensa su quanto accaduto negli ultimi venti giorni. Sosterrà che la fascia gli è stata tolta ingiustamente e, soprattutto, che c’era un disegno ben preciso per metterlo da parte poiché, secondo lui e la moglie-agente Wanda Nara, il club aveva già deciso da tempo di venderlo a fine stagione. Di questo il bomber è convinto. La società non si aspetta una conclusione positiva. La sensazione è che Icardi sosterrà di avere ancora dolore e di voler continuare a curarsi. La speranza invece è opposta: che voglia dimostrare, rientrando e segnando, quanto tutti si siano sbagliati degradandolo e additandolo come pecora nera del gruppo. La partita a scacchi non è ancora alla fine".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 04 marzo 2019 alle 00:06
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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