Forse è davvero arrivato il momento delle scelte, anche drastiche. L'avvio stentato in campionato, dove nonostante la buona prestazione dell'Allianz Stadium l'Inter si trova già a -6 da Napoli e Juventus, impone riflessioni a 360 gradi sul rendimento di molti giocatori ancora non allineati con le aspettative che accompagnano questa nuova stagione. L'ultimo a finire nel mirino della critica è stato Yann Sommer, probabilmente il peggiore in campo sabato scorso, giudicato responsabile di almeno 2 dei 4 gol subiti dai nerazzurri, in particolare l'ultimo, decisivo, di Vasilije Adzic in pieno recupero, un tiro dalla lunga distanza a cui lo svizzero non si è opposto efficacemente. 

Inevitabile che dopo questo avvio di stagione con 6 reti subite, a cui si aggiungono quelle del Mondiale per Club, le perplessità sul portiere ex Bayern siano in costante crescita, soprattutto perché a dicembre spegnerà 37 candeline. Età che per chi si mantiene in forma come lui pesa fino a un certo punto, ma non può rappresentare un'immunità al tempo che trascorre inesorabilmente. E in casa nerazzurra il rischio di una gestione copia e incolla già vissuta con Samir Handanovic è dietro l'angolo.

La soluzione ha un nome e un cognome: Josep Martinez. Lo spagnolo è un classe '98, perciò non va considerato un giovane alle prime esperienze ad alto livello. Nell'estate 2024 è arrivato per 15 milioni bonus compresi dal Genoa per essere il vice Sommer, con la speranza presto o tardi di raccoglierne l'eredità tra i pali. Un progetto rallentato dal fatto che Simone Inzaghi non volesse mai riunciare, salvo infortunio o Coppa Italia, al suo titolare, relegando lo spagnolo a riserva di lusso. Oggi, con un nuovo allenatore in panchina, risultati che tardano ad arrivare e l'evidenza che lo svizzero non è più una garanzia assoluta è inevitabile pensare a quel famoso avvicendamento in agenda da tempo, con Pepo che possa effettuare il sorpasso cone André Onana nel 2023.

Oltre alle ragioni sopra citate per un maggior coinvolgimento dello spagnolo, ce n'è un'altra da non sottovalutare: il 30 giugno scadrà il contratto di Sommer e la dirigenza sa già di dover trovare sul mercato un portiere all'altezza della maglia nerazzurra. Se tutto fosse andato secondo i piani in Viale della Liberazione avrebber provato a regalarsi Gigio Donnarumma, ma solo a parametro zero. Il suo addio anticipato al PSG e il trasferimento al Manchester City hanno messo la parola fine a questa suggestione di mercato. Un nuovo estremo difensore comunque dovrà arrivare, ma se Martinez sfruttasse questa stagione per dimostrare di valere la fiducia accordatagli circa un anno fa cambierebbe la strategia nerazzurra: non un titolare, magari un giovane su cui investire senza caricarlo subito di responsabilità. Se Cristian Chivu gettasse nella mischia con continuità Pepo, magari l'Inter scoprirebbe di avere già il nuovo titolare in casa, giustificando quei 15 milioni e ipervalutandoli. Se invece le aspettative non venissero confermate, in questi mesi proseguirà la caccia al futuro titolare della porta nerazzurra. Niente da perdere, in altre parole.

Dare fiducia all'estremo difensore spagnolo non significa però archiviare definitivamente la figura di Sommer, ci mancherebbe. Una sana concorrenza potrebbe sortire effetti positivi in entrambi, l'importante è che ci sia chiarezza su chi è il titolare e chi il suo vice. Al quale verrebbero comunque concesse più occasioni di giocare rispetto al classico 'numero 12' scalda panchina. Magari è arrivato il momento, per Chivu, di forzare un po' la mano anche tra i pali, provando a replicare l'avvicendamento Handanovic-Onana che aiutò l'Inter a raggiungere addirittura una finale di Champions League, oltre che a far scerscere considerevolmente il valore e la fama del camerunese. Inoltre, sarebbe anche un messaggio agli altri 'veterani' della rosa che non stanno dando il contributo nelle loro corde: il posto assicurato all'Inter non esiste più per nessuno.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 15 settembre 2025 alle 20:05
Autore: Redazione FcInterNews.it
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