È sempre lui l’uomo che dà la carica. Che sia una finale di coppa, una gara importante di campionato, un’amichevole estiva o addirittura il primo allenamento del ritiro, lui c’è sempre ed è pronto a dettare i ritmi affinché tutto il resto del gruppo lo segua e la squadra vada all’unisono. Stiamo parlando di Samuel Eto’o, un trascinatore nel vero senso della parola. Nonostante la carriera, già stracolma di successi, il camerunese non sembra essere mai sazio. Samuel, dopo aver sposato con grande entusiasmo il progetto di Massimo Moratti e dopo aver ritrattato le parole che lasciavano presagire a un addio, si è calato da subito nella nuova gestione di Gian Piero Gasperini, mostrando la solita disponibilità al sacrificio.

La Supercoppa contro il Milan si avvicina a grandi passi e Samuel, sempre a segno nella gara che contraddistingue da anni l’apertura della stagione nerazzurra, si prepara alla sfida con i cugini, una squadra che, in due anni di Serie A, non è riuscito a bucare. Pesa come un macigno quel gol mancato a pochi secondi dalla fine del primo tempo del derby del 3 aprile scorso. Chissà come sarebbe potuta finire quella partita, e di conseguenza anche il campionato, solo se quella palla fosse andata 20 centimetri più a destra. Non è dato saperlo. Ciò comunque è parte del passato. Ora si guarda avanti, obiettivo Pechino, laddove Gasperini ha promesso di schierare una squadra solida e competitiva, nonostante le assenze dei vari sudamericani.

Perché le assenze dei vari Zanetti, Maicon, Julio Cesar, Cambiasso, autentici trasportatori del gruppo nerazzurro, potrebbero pesare se non fosse che questa Inter ha saputo costruire negli ultimi anni una squadra che si fonda sulla qualità dei suoi campioni, in apporto all’intero complesso. La duttilità in campo, al servizio della squadra, contraddistingue solo i big, ed Eto’o è uno di questi. Non dimentichiamoci i recuperi da terzino agli ordini di Mou, o i numeri stratosferici della scorsa stagione, quando in un’Inter che ha pagato il deludente avvio di campionato, lui si è assunto il peso di tutto l’attacco interista, sino al lieto arrivo di Pazzini. Nonostante l’acquisto dell’ex doriano, bomber d’aria di rigore, il camerunese non ha mai spesso di segnare gol a raffica, arrivando alla fine ad uno score incredibile.

37 sono le reti messe a segno da Eto’o nella scorsa stagione. Certamente l’attaccante, che aveva promesso ai tifosi nerazzurri un bottino di almeno 30 gol, ricorda i primi due, siglati guarda caso in una delle finali che tanto gasano il campione nerazzurro. Era il 21 agosto e a San Siro scendevano in campo Inter e Roma, in una Supercoppa Italiana che iniziava in salita per la squadra di Benitez, colpita a freddo da Riise, al 20’. In chiusura di primo tempo arrivò il pari di Pandev, e nella ripresa l’eco del ruggito del Re Leone. La doppietta di Samuel fissò il punteggio sul 3-1 e consegnò all’Inter la sua quinta Supercoppa. Era la Roma, a San Siro, stavolta sarà il Milan a Pechino. Poco cambia quando in attacco si ha uno come Eto’o, che non vede i colori degli avversari ma solo la porta.

Alberto Casavecchia - Daniele Alfieri

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 22 luglio 2011 alle 12:30
Autore: Redazione FcInterNews
vedi letture
Print