È stata la partita del contrappasso, quest’Inter-Napoli di fine anno. Il primo Boxing Day a San Siro viene deciso da un gol di Lautaro Martinez, il gioiellino di casa che si scrolla dal torpore di una serie di prestazioni incolore con un tiro a incrociare dal peso specifico enorme. La squadra di Spalletti batte Ancelotti riuscendo a giocare al ritmo del Napoli e, finalmente, gestendo in maniera positiva gli episodi. La gara è stata equilibrata, tanto che all’ottantanovesimo il risultato poteva essere un altro: se Zielinski avesse avuto un poco di freddezza in più, staremmo parlando dell’ennesima occasione persa da parte dei nerazzurri di vincere uno scontro diretto. Invece, per la prima volta l’Inter di Spalletti batte il Napoli e accorcia le distanze in classifica.

TATTICISMI - Il tiro di Icardi a poco meno di un secondo dall’inizio della partita, direttamente da centrocampo può essere un buon riassunto del match: una gara frenetica, infarcita di palloni persi e di errori in uscita, dove Inter e Napoli si sono contese fino all’ultimo i tre punti. Era evidente che a nessuno interessava il pareggio, per motivi diversi: gli Azzurri volevano accorciare sulla Juventus, l’Inter non voleva perdere di vista la targa dei partenopei che ora si trovano a cinque lunghezze. Nessuna delle due contendenti ha dimostrato un netto predominio sull’avversaria, anche se all’Inter è riuscito tutto quello che era necessario. Il piano partita era il solito: aggredire alto l’avversario, togliere sbocchi alla manovra e verticalizzare. Il problema è sempre lì, negli ultimi venti metri, quando il fiume va in secca e le idee latitano. Si vive di accelerazioni, di spunti individuali. Troppo poco, soprattutto senza avere centrocampisti in grado di segnare regolarmente. Joao Mario ha giocato una partita corale eccellente, di grande spessore: ma con la disabitudine al tiro è difficile immaginarlo in grado di spostare gli equilibri più di quanto non faccia ora. Ma Spalletti ha vinto grazie ai cambi.

I CAMBI FUNZIONANO - Se Matias Vecino continua nel suo periodo no, imbroccando una seconda parte di tempo mediocre, Lautaro Martinez e Balde Keita entrano in campo e spaccano la partita, giocando di ripartenze, di strappi in grado di far male al Napoli. Non è un caso che Spalletti ha lanciato in conferenza stampa l’idea di vedere loro due assieme a Icardi, in futuro: un terzetto del genere, con tutti al massimo della forma, potrebbe risultare devastante per le difese avversarie, con l’ex attaccante della Lazio ad agire dietro ai due argentini. Sognare non costa nulla, come direbbe Ausilio. Per ora, Spalletti si gode un ritrovato Toro che messo dentro ad una manciata di minuti dalla fine non sbaglia e regala tre punti salvifici, soprattutto dopo il caos delle ultime settimane, tra eliminazioni cocenti e sospensioni discusse. 

FISCHI - Non c’è dubbio che l’episodio che cambia la partita è il rosso a Kalidou Koulibaly, il migliore in campo del Napoli. Politano è bravo a sfuggire alla presa del centrale azzurro, costringendolo a un evidente strattone. Senza di lui, il Napoli vacilla fino a crollare. E Lautaro fa quel che sa fare meglio, come da pedigree. Il difensore senegalese vive una serata difficile, imbeccato da alcuni tifosi dell’Inter. Gli ululati lo hanno accompagnato in alcune fasi della partita, in maniera indecorosa. Non si tratta di tifo, ma di senso di responsabilità. Finché si tratterà il problema come una questione di tifosi, di una piccola frangia di screanzati che vogliono disturbare un giocatore facendo leva sul più becero istinto, non si va da nessuna parte. Si abbia il coraggio di affrontare il problema non solo nel mondo del calcio, ma in un paese che vive riavvolgendo il nastro e allora potranno esserci quei passi avanti che tutti richiedono a gran voce.

VIDEO - LAUTARO MARTINEZ! IL "TORO" FA IMPAZZIRE TRAMONTANA

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 27 dicembre 2018 alle 08:15
Autore: Marco Lo Prato / Twitter: @marcoloprato
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