“Mi serve un playmaker, un giocatore che costruisca il gioco, che crei occasioni da gol”. In sintesi, un numero dieci. Come sempre Josè Mourinho non si preoccupa di fare pubblicamente una richiesta alla sua società, convinto che la stessa farà di tutto per accontentarlo. Lo Special One ha preferito, stavolta, evitare di fare nomi, onde non mettere in difficoltà i dirigenti nerazzurri, ma è chiaro che il suo desiderio principale sarebbe stato quello di tornare a lavorare con Deco. Il centrocampista portoghese ha sì 32 anni e non garantisce un futuro all’Inter, ma i due si conoscono bene e Mou sa cosa Deco potrebbe ancora dare alla causa nerazzurra. Così come Deco sa bene come sia fatto il tecnico e cosa gli chiederebbe una volta indossata la maglia dell’Inter. Tutte aspettative che rimarranno disilluse, almeno secondo l’ammissione dello stesso Mourinho, che ha fatto intendere come non riuscirà mai a ottenere un giocatore che desidera dal Chelsea. E tra i Blues non mancano i nomi che lui apprezza.

“Deco qualche settimana fa costava zero, ora 5 milioni. Carvalho costava 5, ora 15 milioni. Il Chelsea non cederà mai a me un suo giocatore. Parole di rassegnazione alla luce di una situazione che anche quest’estate si è creata suo malgrado. Un anno fa il portoghese alimentò a lungo la speranza dei tifosi di vedere Lampard con la maglia dell’Inter, la trattativa sembrava possibile perché anche la società di Corso Vittorio Emanuele era disposta ad assecondare la sua richiesta. Ma il Chelsea, nonostante il centrocampista inglese continuasse a rinviare il rinnovo del contratto in scadenza un anno dopo, non accettò mai di cederlo all’Inter e alla fine ottenne la firma sul prolungamento, alle cifre chieste dallo stesso Lampard. Per la serie: accontentiamo lui, ma non Mourinho. Segno che il tecnico e i Blues non si sono poi lasciati così amichevolmente.

Tempo addietro si è parlato anche di un possibile arrivo di Obi Mikel, ma da Londra tale richiesta non è mai stata presa in considerazione. Stessa sorte per Didier Drogba, mai realmente vicino al trasferimento a Milano. Poi, a chudere il cerchio, il caso dei due lusitani, Deco e Carvalho, tutt’altro che necessari alla causa di Ancelotti ma trattenuti a forza dalla dirigenza londinese, a meno di un’offerta elevata per entrambi i cartellini, il cui valore è aumentato nel giro di pochi giorni. Guarda caso, dopo l’interesse concreto manifestato dall’Inter. Inevitabile, in società, rifiutare una sorta di ‘ricatto’ da parte del Chelsea: certe cifre, per due giocatori ai margini della rosa e avanti con l’età, non sono accettabili, con buona pace dei desideri di Mourinho. Inutile dunque insistere, i Blues probabilmente continueranno a rispondere picche al loro ex allenatore, che pur avendo lasciato un ottimo ricordo tra i giocatori non viene accontentato dalla dirigenza. Strano, considerando che tra Inter e Chelsea i rapporti in teoria sarebbero buoni, alla luce dell’operazione Quaresma dello scorso gennaio. Evidentemente a Londra non c’è alcuna preclusione nei confronti dei colori nerazzurri, quanto per chi li rappresenta seduto in panchina…

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 07 agosto 2009 alle 15:33
Autore: Fabio Costantino
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