Dopo un lungo e travagliato percorso automobilistico, Rafa Benitez ha potuto espletare la formalità della conferenza stampa pre-match. Ecco le sue parole integrali raccolte da inter.it.

"Ho visto che in passato l'Inter ha faticato a qualificarsi durante la fase a gironi, ma noi non viviamo di confronti. In assoluto, noi vogliamo vincere domani. È chiaro che una qualificazione anticipata sarebbe favorevole per lavorare con ancora maggiore attenzione sul campionato e sulla preparazione al Mondiale per club. Attualmente, l'Inter è in una buona posizione nel girone di riferimento, sappiamo che cosa dobbiamo fare per vincere. Io allenatore da Champions? Non sono un allenatore da Champions, ma dell'Inter che è una squadra di qualità e per questo è prima nel proprio girone. Come dico sempre, il merito è dei calciatori'.

All'andata un match strano, con una grande partenza e con un po' di sofferenza conclusiva. "Non si possono fare confronti. Noi cercheremo di controllare la partita, ma i nostri avversari vorranno fare altrettanto. Sabato, ho guardato la gara di Premier League che hanno giocato contro il Manchester United e ho capito che erano concentrati soprattutto sulla gara di domani contro di noi. Bale? È un ottimo calciatore, ma domani sarà un avversario. Di lui deve parlare il tecnico del Tottenham, magari io lo farò dopo la partita".

Sugli infortuni. "È chiaro che tutte le squadre ce li hanno, lo abbiamo visto anche in questo fine settimana. Noi siamo una squadra che lavora tanto e che lavora bene: il 40 per cento dei nostri infortuni arriva dalle nazionali di ciascun giocatore, l'85 per cento degli infortuni sono capitati a calciatori che hanno avuto problemi anche nella passata stagione. I tempi di recupero sono diminuiti, questo vuol dire che lo staff tecnico e medico stanno lavorando bene. Gli infortuni ci sono stati anche nella passata stagione e, con lo stesso allenatore, sono aumentati nella sua seconda stagione rispetto alla prima. Noi facciamo l'80 per cento del lavoro con la palla, quindi non è un problema di preparazione, penso piuttosto dell'intensità del calendario, nazionali comprese. Abbiamo un solo caso difficile da capire, che è quello di Mariga che si è infortunato in nazionale e stiamo cercando di capire al meglio la natura del problema".

Rafa torna in Inghilterra dopo i successi con il Liverpool. "Sono stato bene, però mi trovo bene anche a Milano, con la squadra e la società, anche con la stampa, ma ovviamente continua a mancarti sempre qualcosa se hai trascorso un lungo periodo della tuta vita in un luogo. Ho ancora una casa a Liverpool, questo è normale, però a Milano e all'Inter sto molto bene".

Rimanendo in tema Liverpool, Benitez si 'piega' a rispondere alle dichiarazioni di pochi giorni fa rilasciate dal nuovo tecnico dei Reds, Roy Hodgson: "Non volevo rispondere, ma devo: io, con il mio staff e i miei calciatori abbiamo ridato orgoglio e vittorie al Liverpool, credo che Hodgson dovrebbe concentrarsi sul suo lavoro. Io ho lasciato un gruppo ch valeva 300 milioni, con 13 giocatori nazionali".

Al White Hart Lane, Benitez, con il Liverpool, ha sempre raccolto nulla, ma stavolta... "Proverò a cambiare la storia domani con l'Inter...".

Terminata la conferenza stampa, Rafa Benitez si è soffermato ai microfoni di Sky, intervistato da Andrea Paventi.

Ancora sugli infortuni. "Troppi infortunati? Sì, è vero. Cerchiamo di recuperare tutti". 

Una vittoria domani significherebbe qualificazione anticipata. "Sarebbe molto importante qualificarci domani, almeno potremo fare più turn-over nelle prossime sfide".

Pandev e Milito come stanno? "Tutti i convocati sono disponibili e possono giocare. Non sarebbe un rischio mandare in campo entrambi".

Come mai tanta cautela per il ritorno di Pandev? "Dopo un infortunio si ha sempre bisogno di un po' di tempo. E poi Coutinho e Biabiany stanno facendo bene e quindi per me è difficle toglierli".

Muntari: prima poco impiegato, poi il gol. "Lui ha capito molto bene il suo ruolo. Lavora in ogni allenamento come se fosse decisivo e questo è un messaggio anche per gli altri: se uno si allena seriamente, può giocare".

Pericolo Tottenham. Che partita sarà? "All'andata abbiamo fato molto bene all'inzio, mentre alla fine abbiamo perso solo un po' la concentrazione. Stavolta sarà diverso e certamente più difficle. Ma abbiamo una squadra esperta e se siamo concentrati possiamo fare una buona gara e vincere".

Torniamo alle defezioni: com'è la situazione generale? "Già ho detto che l'85 per cento degli infortuni sono causati da ricadute. Era già successo nel primo anno di Mourinho. Ma è normale quando si gioca per vincere tutto. Stiamo lavorando per recuperare tutti. L'unico caso che non capiamo bene è quello di Mariga. Gli altri sono sotto controllo".


 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 01 novembre 2010 alle 21:00 / Fonte: inter.it - SkySport24
Autore: Alessandro Cavasinni
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