Ultima conferenza stampa pre match della stagione in quel di Appiano gentile dove al centro sportivo Angelo Moratti non ha parlato, come di consueto, il tecnico Walter Mazzarri, ma è toccato questa volta al direttore tecnico di FC Internazionale Piero Ausilio analizzare l'ultima tappa di questo campionato, toccando anche altre tematiche come mercato e obiettivi futuri. Di seguito le parole del dirigente nerazzurro alla vigilia della sfida contro il Chievo Verona riprese dal giornalista di FcInterNews presente sul posto. Da sottolineare la presenza in sala stampa di Andrea Ranocchia, seduto insieme agli inviati.

La matematica dice che la squadra è arrivara quinta, che bilancio si sente di fare?
"Ci aspettavamo esattamente questo, poi è normale che all'inizio si puntava a vincerle tutte. Poi man mano la stagione ci ha detto che l'obiettivo era quello di rientrare in Europa, ora andiamo a Verona senza l'ansia del risultato. Abbiamo recuperato giocatori che in passato hanno avuto difficoltà e sapete a chi mi riferisco, senza specificare i nomi. Sono contento che alcuni giovani si siano affermati e pensiamo di costruire il futuro anche con loro".

Il contratto di Mazzarri sarà allungato fino al 2016?
"Penso che non ci saranno problemi, quando si parla di un rinnovo si considerano tante cose, come ad esempio staff e mercato, cose che richiedono tanti giorni per programmare bene il lavoro. Sono convinto che alla fine sarà felice di continuare con noi. Il mister vuole pensare alla proposta fino al 2016 perché in questi giorni parleremo di tante cose, lui vuole capire quali saranno i programmo societari, ma non servirà tanto tempo per arrivare a una decisione. L'obiettivo è arrivare per l'inizio del ritiro con le idee chiare, ma alla fine troveremo l'accordo".

Domani sarà l'ultima di Cambiasso?
"Informalmente ci parlo tutti i giorni, abbiamo condiviso tante cose insieme e siamo amici. La stima è reciproca e posso dirvi che stamattina abbiamo parlato ufficialmente e gli abbiamo comunicato la nostra decisioni di non proseguire insieme, per motivi legati alla strategia, quindi la nostra idea è quella di non proporre il rinnovo del contratto al giocatore. Voglio specificare che non è stato Cambiasso stesso a rifiutare, lui non ci ha chiesto nulla, sia economicamente che tecnicamente. Oggi in modo amichevole abbiamo comunicato questo".

Situazione di Ranocchia?
"C'è sempre la possibilità di parlare, in qualsiasi momento. Ora è arrivato il momento più adatto per pianificare il suo futuro: noi vorremmo allungare il nostro rapporto con Andrea. Può firmare quando vuole. E' qui presente quindi ora tocca a lui! (ride, ndr)".

Massimo Moratti è 'uscito' con il passaggio di società, mentre ora lo faranno alcuni giocatori che hanno fatto la storia recente del club. Perché questa voglia di fare a meno di loro?
"Siamo preoccupati e ci dispiace. Quando rinunci a queste figure sulle quali abbiamo costruito i nostri successi e che sono stati importantissimi ci mancherebbe che non sia una grande preoccupazione sostituirli. E' giusto prendere decisioni, anche difficili, ma questo vuol dire che noi vogliamo aprire un nuovo ciclo".

Su Zanetti.
"Lui sarà una figura importantissima e di riferimento per tutti con tutto quello che comporterà il suo compito. Sostituire i giocatori in partenza non sarà facile, trovare giocatori così sarà difficile. Devi essere anche bravo a cercare in giro e a costruire in casa. Nella rosa attuale ci sono elementi che con età ed esperienza potrebbero diventare giocatori che si avvicineranno a loro".

Sui fischi a Mazzarri.
"Il pubblico di San Siro bisogna rispettarlo. Io non li ho sentiti, poi è passato tutto in secondo piano e alla fine è stata solamente una festa".

Avete individuato i giovani che saranno utili per la lista per l'Europa League?
"Sarà fatto e c'è la norma di avere 4 nomi formati nel club e pensiamo che alcuni potranno anche far parte della rosa dell'Inter. Noi non abbiamo paura di inserirli, ma sui nomi non abbiamo ancora deciso niente. Sarà tutto legato al mercato".

Ha fiducia di terminare il mercato prima del ritiro?
"Sarà impossibile, ci sono dinamiche troppo particolari. Stiamo costruendo un autofinanziamento per avere certezze economiche e il mercato sarà fatto anche su cessioni, scambi e situazioni per spostare più avanti gli impegni economici. Ci sono incertezze anche nelle altre squadre, sotto tanti punti di vista, quindi sono tutte cose che richiedono tempo. Anche la Coppa del Mondo peserà".

A che tipo di allenatore penserebbe la società nel caso in cui Mazzarri dicesse addio? Si punterà a chiudere il bilancio dopo il mercato in attivo?
"Non vedo problemi nella trattativa con Mazzarri, non abbiamo pensato a nessuno perché lui rimarrà, a prescindere dal rinnovo. Chiudere in attivo? Sarà difficile volendo rinforzare la squadra".

Alvarez, cosa può dirci su di lui a livello di mercato? E Guarin? Chi sarà il nuovo capitano?
"Pensare di individuare giocatori da prendere vuol dire aspettare anche il Mondiale, per valutare anche le cessioni. Alvarez ha due anni di contratto e vogliamo tenerlo, ha la stima di tutti, abbiamo iniziato a parlare di rinnovo, ma non abbiamo raggiunto l'accordo a livello economico, considerando che ci siamo visti pochissime volte. Il suo agente vive e lavora in Argentina, ogni tanto arriva e quindi faremo il punto della situazione. Capitano? Domani c'è ancora Zanetti e faccio fatica a pensare al successore. Ranocchia potrà esserlo: è italiano, ha valori tecnici e morali".

Cosa può dirci sul reparto d'attacco? A Milito è stato proposta un altro anno?
"Abbiamo detto da tempo che sarebbe stato preferibile cambiare e per lui non è stato un problema. E' sempre stato attaccato all'Inter e spero che domani possa essere protagonista, spero con un gol decisivo. Gli altri attaccanti, dei quali non svelerò il nome, saranno 5, uno dei quali giovane".

Età media.
"Non mi metto con la calcolatrice a fare la squadra e non sarà un problema assoluto. Se ci fosse un trentenne in più, ma con doti, andrà bene. Anche Erick Thohir la pensa così".

FcIN - Tom Ince è un affare fatto come si dice? Nilton interessa ancora?
"E' in scadenza, sta valutando altre ipotesi inglesi e il fatto che suo papà sia stato qui ed è stato amato dai nostri tifosi può essere vista come una cosa affascinante. Al momento non c'è nessun impegno da entrambe le parti, ci siamo presentati e gli abbiamo illustrato il nostro progetto. Aspettiamo la sua risposta. Su Nilton, penso che sia guarito dal problema fisico che lo aveva colpito, è un giocatore che seguiamo e verifichiamo come altri".

Settore giovanile e interesse verso Erkin.
"Il settore giovanile è importante, è un gruppo coeso e continuerà ad esserlo anche in futuro, quindi non ci saranno cambiamenti in quel settore. Sul giocatore turco posso dire che servirebbe come altri. Un esterno sinistro arriverà".

Può essere un ostacolo iniziare con un tecnico in scadenza?
"Mazzarri è arrivato secondo a Napoli in una situazione di scadenza, quindi non è un problema per lui. Detto questo posso dire che non sarà lo scenario che si verificherà anche all'Inter. Vorremmo continuare insieme. Sul mercato i nomi spaventano, non voglio illudere i tifosi, ma non voglio essere neanche quello che spegne i sogni. L'Inter può diventare grande anche senza nomi altisonanti. Nel mondo esistono giocatori pratici, indipendentemente dal loro costo. Devo trovare giocatori adatti al progetto e con valori morali e di carisma, per compensare la perdita dei nostri big che partiranno".

Livaja andrà in Russia: è un rimpianto per la società?
"Sì, è un rammarico, puntavamo su di lui e pensiamo che abbia tutto per affermarsi, anche se è vero che è stato costante con certi atteggiamenti che hanno rallentato la sua crescita. Il Rubin è stata un'occasione economica valida per un '93, abbiamo realizzato una plusvalenza per un giovane che abbiamo scoperto. Per ora iniziamo da qui".

Jonathan e Rolando?
"Con il brasiliano ci incontreremo, non saprei che tipo di incontro possa essere e quindi vedremo come impostare un futuro insieme. Rolando? Vogliamo tenerlo, ma non vogliamo farci prendere per il collo per un giocatore di 29 anni. Noi vorremmo continuare insieme, ma trattare con il Porto non è facile. Spero che la nostra e la sua volontà possa essere decisiva".

Campagnaro rappresenta un problema, indipendentemente dalla scadenza del suo contratto?
"Ha avuto tanti problemi fisici in momenti determinanti della stagione. Per il resto non vedo problemi: se non è sceso in campo è per la concorrenza, chi merita gioca e non dev'essere messo da parte. La risposta è semplicemente tecnica, lui sta bene e domani giocherà, farà il Mondiale e poi si presenterà a settembre per ricominciare. Considerando le ferie penso che i sudamericani possano rientrare tra fine agosto e inizio settembre".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 17 maggio 2014 alle 14:35 / Fonte: Dall'inviato al centro sportivo 'Angelo Moratti'
Autore: Francesco Fontana
vedi letture
Print