Ai microfoni di Sky Sport 24, Thiago Motta ricorda l'anno al Genoa, auspicando di tornare in maglia rossoblu in un futuro prossimo. Anche per riconoscenza verso Enrico Preziosi, che, sostiene lui, "è stato l'unico a volermi quando ero infortunato. Le sue parole mi hanno fatto molto piacere". L'italo-brasiliano ha sottolineato come la vittoria in Champions col Lille "sia stata importantissima per portarsi avanti in Champions League; però non abbiamo fatto ancora niente di quello che siamo capaci di fare, dobbiamo ottenere tanti risultati. Perché questa differenza? Se sapessimo rispondere, probabilmente non saremmo in questa condizione". Poi difende Diego Milito, suo compagno di squadra anche in rossoblu: "Quando sta bene, sappiamo quanto possa fare la differenza. Quando fa errori del genere rimaniamo tutti perplessi, ma speriamo si sia sbloccato". Motta non perde la fiducia per il campionato, anche se "tutto sembra impossibile in questo momento", e sul fatto che lui rappresenti il talismano nerazzurro aggiunge: "No, non è così; abbiamo vinto perché la squadra ha fatto bene non perché io sia il talismano".

Domenica sfida alla sua ex squadra: "Arrivo a questa gara con grande emozione, spero di essere in forma per affrontare al meglio il Genoa. Bisognerà essere particolarmente aggressivi in campo contro una squadra che fa bene entrambe le fasi di gioco". Genoa nel quale era allenato da Gian Piero Gasperini, poi protagonista di una breve e sfortunata esperienza all'Inter: "Sono dispiaciuto di non aver potuto aiutare il mister in campo perché ero infortunato. Lui ha provato a trasmettere le sue idee allo spogliatoio, ma non ci è riuscito, spero che possa trovare presto una nuova squadra da allenare". 

"Non so quanto ci manca per tornare ad essere la vera Inter, non so a quanto possiamo arrivare o a quanto siamo adesso. Ogni anno cambiano molte cose e poi ho visto anche squadre iniziare malissimo una stagione, ma terminarla benissimo, come è capitano ad esempio all'Inter, al Manchester o al Barcellona". Continua, e adesso guarda al futuro, la lunga intervista esclusiva rilasciata da Thiago Motta ai microfoni di Sky Sport. "L'importante è sapere quello che si deve fare, avere la forza di rialzarsi nel momento difficile e incominciare a cambiare questa tendenza, entrare in campo e vincere". Rimonta? "Non so - ammette Thiago Motta -, in questo momento sembra tutto impossibile. Magari stiamo bene in Champions League, ma in campionato adesso siamo a 11 punti di distanza dalla Juventus dalla Juventus che sta giocando bene, da un Milan che sta bene, così come il Napoli, sembra tutto impossibile. Però, non si può mai dire, la stagione è lunghissima, tutto può cambiare e magari tra due o tre mesi staremo parlando in un modo diverso o forse no. È il calcio, purtroppo è così e dobbiamo pensare soprattutto alla prossima partita: domenica abbiamo una partita importantissima e dobbiamo vincere".

E allora perchè non essere in campionato la stessa inter vista contro il Trasbzonspor, il Cska Mosca o il Lille? "Questa è una bella domanda - riflette Motta -, magari se riusciamo a rispondere possiamo migliorare anche in campionato. Non lo so, posso solo dire che sicuramente nella serie A stiamo giocando contro squadre che sono in gradissima forma, ma possiamo migliorare. Quando abbiamo la palla possiamo fare molto molto meglio e questo è un punto importante per arrivare a vincere".

Si continua parlando poi di infortuni: "La continuità permette a un giocatore di migliorare tanto perchè fa sì che entri in campo con fiducia nelle proprie possibilità, ma oggi io vedo che - chi più, chi meno - oggi sono tanti i calciatori che subiscono infortuni. Io, personalmente, sono solito agli infortuni, poi recupero e torno a giocare. Questo è il calcio, sono così, spero solo di poter aiutare a mio modo la squadra e di essere domenica in campo e di dare il mio meglio per vincere".

Vincere e allontanare così ogni convinzione esterna di un'Inter logora e senza spunti: "Mi darebbe fastidio se pensassi, dentro di me, che chi lo dice ha ragione. Ma queste voci non contano, quello che conta è ciò che accade sul campo e l'avere nelle nostre mani la possibilità di cambiare questa cosa. Abbiamo dimostrato di poterlo fare in Champions League e allora perchè non farlo in campionato, dare prova del nostro calcio e vincere perchè poi quando si vince, tutto passa".

Capitolo-nazionale, il pensiero di Thiago Motta all'Italia e all'Europeo: "Voglio esserci, so che non sarà facile perchè tanti centrocampisti italiani in questo momento sono in grandissima forma e stanno realizzando anche dei gol, ma io ho piena fiducia in me stesso. Credo di poter essere lì e farò il mio meglio per poter essere al cento per cento".

E parlando di questo, il pensiero non può che andare ad Antonio Cassano: "Non ho avuto modo di conoscerlo a fondo, ma è una grandissima persona, di cuore, un bravissimo ragazzo. Mi auguro guarisca il prima possibile perchè è sempre bello vederlo in campo, anche se gioca nel Milan, perchè è un giocatore, tra i pochi che restano, a condire le sue giocate con tanta fantasia e originalità. Se sta bene farà parte della nazionale: la sua presenza è importante perchè, sin dall'inizio, Cassano ha fatto parte del progetto di Prandelli e con lui in campo tutto è più facile".

Si torna dunque sul discorso Milito: "Milito è un grandissimo giocatore, di un livello altissimo, lo ha dimostrato in tutte le squadre nelle quali ha giocato ad oggi e ha fatto cose straordinarie per l'Inter perchè nel suo primo anno in nerazzurro ha fatto cose incredibili. Ora, speriamo possa continuare a fare quei gol, quei movimenti perchè per noi è fondamentale e se lui sta bene, in attacco abbiamo tante possibilità. È assurdo vederlo sbagliare? È vero, anche perché io lo conosco bene: è uno che davanti alla porta è molto lucido, calmo, difficile che sbagli e quando gli capita pensi che questo non è proprio il suo momento. Credo che mercoledì sera abbia fatto un gol davvero importante per noi, ma soprattutto per lui perchè quando lui è su di morale e sta bene, ripeto, è un giocatore importantissimo".

"Se con il gol al Lille si è sbloccato? Credo che non dobbiamo stare a pensare se Diego sta bene o sta male, ma dobbiamo lasciarlo tranquillo perchè lui è un grande professionista, lavora tutti i giorni benissimo e sa quello che deve fare per star bene per ogni partita, sta lavorando come sempre e credo che presto tornerà al suo livello, quello che tutti noi conosciamo".

Tre partite con Thiago Motta in campo e tre vittorie, uno score che rende il centrocampista una sorta di talismano per i nerazzurri: "A essere sincero, non credo in queste cose. Sono piuttosto convinto che in queste tre partite abbiamo fatto bne, meglio dei nostri avversari e molto bene soprattutto a livello difensivo, anche se possiamo ancora migliorare nel modo di costruire il gioco, abbiamo tanti giocatori che possono farlo e crediamo di poterci riuscire".

Thiago Motta davanti alla difesa, lo vede in questo ruolo Ranieri, così come lo vedeva Leonardo, anche se qualcuno ha sempre creduto che lì il più adatto fosse Cambiasso: "Credo che il Cuchu, quando ha giocato in quella posizione, ha fatto benissimo. Ma il calcio è così: quasi sempre un gol viene da un errore di un movimento non corretto dell'altra squadra, difficilmente si vede un gol che sia merito esclusivo della squadra che ha segnato. Per questo credo che l'importanza di giocare bene e di fare mal all'avversario è importante perchè se ci si difende soltanto non si riesce a vincere".

Sezione: FOCUS / Data: Ven 04 novembre 2011 alle 18:20 / Fonte: Inter.it - Sky
Autore: Christian Liotta
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