"C'era un po' di snobismo perché la Coppa Italia non viene considerata un titolo importante e non si festeggia, ma allora era importante perché il Milan aveva perso la Champions a Istanbul contro il Liverpool. Ricordo che allo stadio avevano portato due coppe ed era come se noi avessimo vinto la Champions. Da lì si capì che qualcosa era scattata". Così Massimo Moratti, ospite alla presentazione del libro di Cordoba 'Combattere da uomo' al Mondadori store di Milano, torna sul titolo del 2005 che aprì il ciclo vincente dell'Inter.

Poi una frecciata dell'ex patron nei confronti di Rafa Benitez: "Per me abbiamo sbagliato l'allenatore. È un grande professionista ma c'era una grandissima differenza di carattere comunicativo e di rapporti. Io non ho fatto niente per rompere le scatole a lui, però a un certo punto mi veniva anche voglia perché sembrava che prima di tutto non potessimo festeggiare niente, perché vivevamo in un clima del terrore e dovevamo fare attenzione a non offendere nessuno. In questa situazione non c'era entusiasmo, che è la cosa che poi ti fa vincere. Ai giocatori dicevo sempre di giocare per il piacere. Questo però con lui mancava, così è iniziato un inseguimento con Leonardo che per me è uno dei migliori allenatori che abbia avuto. Un ragazzo intelligente, ottimo come dirigente e come allenatore".

Sezione: Focus / Data: Mar 19 aprile 2016 alle 19:54 / Fonte: dall'inviato Mattia Zangari
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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