Anche Lautaro Martinez, capitano dell'Inter, parla ai microfoni di UEFA.TV a pochi giorni dalla finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain di Monaco di Baviera. Sarà la seconda volta che il Toro proverà ad alzare al cielo la Orejona ma anche se non è uno scenario inedito le sensazioni restano forti: "Sarà un'emozione incredibile perché ho già vissuto la finale di Istanbul e quella del Mondiale in Qatar. Sono emozioni che ti restano per tutta la vita, penso che vivere un'altra finale di questo livello in una competizione del genere sarà qualcosa di incredibile".

Per l'argentino questa finale sarà "un sogno ad un passo da noi. Non voglio nemmeno pensare al fatto se riusciremo a vincere o no, voglio raggiungere quest'obiettivo che tutti vogliamo e che all'Inter manca da tantissimi anni. Voglio godermi il momento, questa finale, questa partita. Poi ovviamente se riuscissimo a vincerla sarebbe un sogno che si realizzerebbe". La parola d'ordine, assicura Lautaro, è sacrificio: "Per me non vuol dire non mollare mai, esserci sempre, in ogni momento; essere concentrati sull'obiettivo individuale e di squadrea, dare il 100% per i compagni. Credo sia un tratto innato quello di non mollare nei momenti di sacrificio, fa parte di me. Mi assumo le responsabilità e me la godo. Ci nasci così, è una cosa che viene dalla famiglia, dalle esperienze dell'infanzia, e ti porta ad essere così".

La sua tenacia è stata messa a dura prova dall'infortunio patito nell'andata delle semifinali contro il Barcellona: "Ho passato due giorni a piangere a casa. Sono stati giorni difficili, il dolore era fortissimo; non riuscivo nemmeno a sollevarlo. Indipendentemente dalle condizioni, però, il ritorno non potevo saltarlo; dovevo essere in campo per i miei compagni e ho recuperato il più in fretta possibile. Dal momento in cui sono stato scelto come capitano ho cercato di guidare la squadra dando l'esempio in tutti i modi possibili. Quest'anno è stata un'ottima dimostrazione di quello che per me è l'Inter, la mentalità con la quale affronto queste partite mi definisce come persona. Non ero al 100%, ma ho affrontato la situazione per essere in campo a dare una mano ai compagni. Sentivo che era quello di cui aveva bisogno l'Inter".

Adesso, per lui, ci sarà la possibilità di eguagliare Javier Zanetti da capitano dell'Inter campione d'Europa: "Non me l'aspettavo, quando sono arrivato qui non immaginavo che un giorno avrei vissuto questi momenti da capitano in un palcoscenico mondiale. Essere il miglior marcatore dell'Inter in Champions è un motivo di grande orgoglio, è incredibile essere al quinto posto della graduatoria assoluta. Come dico sempre, è tutto un lavoro di squadra: se il gruppo funziona bene, anche il singolo vola alto. Meritavamo la finale per il sacrificio fatto dalla squadra, abbiamo lavorato sodo per fare questa ottima stagione e sono molto orgoglioso di questo club. Spero che l'Inter riesca a mettere la ciliegina sulla torta"

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Sezione: Copertina / Data: Mer 21 maggio 2025 alle 11:55
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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