Minimo sforzo, molta resa. La Gazzetta dello Sport riassume così il 2-1 nerazzurro a Verona. "Con una vittoria stentata a Verona, l’Inter ha rosicchiato due punti al Napoli e, insieme al Milan, ha acciuffato la Roma nell’affollata casella un gradino sotto la capolista - si legge -. In sintesi, Inter a -1 dal Napoli. Dicono che gli scudetti si vincano anche così, con successi immeritati. Questo lo vedremo a primavera, nell’immediato Cristian Chivu e l’Inter dovrebbero interrogarsi su tre punti fortuiti, agguantati per sbaglio, grazie a un autogol al 48’ della ripresa. Il pareggio sarebbe stato più equo perché la squadra di Paolo Zanetti ha giocato con coraggio, si è difesa con tenacia e ha contrattaccato con sveltezza. L’importante è che questo del Bentegodi non diventi un boomerang che presto o tardi ritornerà indietro". Addirittura. Ora pure i tarocchi?

La Gazzetta appare un po' eccessiva nel criticare la prova dei ragazzi di Chivu. Quasi spietata. Non sarà stata un'Inter brillante, ma ha avuto in pugno il match per quasi tutto il primo tempo e, sebbene non riuscendo a trovare ampi spazi, ha chisuo il Verona nella propria metà campo per tutta la ripresa. "Le 7 vittorie e le 3 sconfitte in campionato dicono che l’Inter è estrema, nel bene e nel male. Ieri ha rischiato di subire un pari che sarebbe stato deleterio perché avrebbe compromesso il riavvicinamento alla cima. Una inammissibile questione di testa. L’Inter ha vinto di autogol al 93’. Sono tre punti senza gloria e suggeriscono riflessioni, per esempio su rinforzi che fin qui non sono stati tali, come Luis Henrique", si legge.
 

Sezione: Focus / Data: Lun 03 novembre 2025 alle 08:14 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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