Mauro Icardi e Romelu Lukaku stanno vivendo ognuno la propria stagione, il primo al Paris Saint-Germain e il secondo all'Inter, entrambi con numeri di tutto rispetto. A metterli a confronto è l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, la cui bilancia pende però verso il gigante belga. I due hanno segnato lo stesso numero di reti, 14, con una diversa ripartiezione (5 in Champions per Mauro, 2 per Romelu) e una maggiore frequenza di reti per l’argentino. "Così Maurito risulta realizzare ogni 83’, contro i 132’ che servono al belga. E alza la frequenza in Champions: un gol ogni 80’. Sono i numeri che Wanda Nara rivendica, quando dice: «Sarebbe bello vedere Lukaku anche nelle partite importanti. In Champions nei big match non ha segnato e ora la vedrà dalla tv»".

E' su tutto il resto che Lukaku vince però il confronto messo in piedi dalla rosea. "Big Rom doppia il predecessore per palloni toccati durante il match e per passaggi completati (il famoso coinvolgimento). Vicine al doppio anche le occasioni create, il che spiega come il belga migliori il rendimento dei suoi partner d’attacco (il contributo del gigante all’esplosione di Lautaro non è trascurabile). Le sponde per i compagni, fondamentali per far salire e dare respiro alla squadra, sono addirittura cinque volte tanto. La verticalità e immediatezza del gioco dell’Inter di Conte si poggia molto sulla sua capacità di difendere palla e smistarla. Le zone in cui tocca la sfera sono decisamente più ampie rispetto al rivale, occupando quasi tutta la metà campo offensiva (per Mauro si concentrano intorno all’area di rigore). E poi ci sono i movimenti senza palla, i tagli, le corsie aperte: un lavoro che è difficilmente quantificabile, se non misurando quanto corrono i due contendenti. I dati confrontabili, quelli della Champions, dicono che Lukaku percorre 8,5 km a match, contro i 7,2 di Icardi: la differenza è sensibile". E ancora "i dribbling totali riusciti in stagione: 16 l’interista, 4 il parigino".

Fin qui i numeri, ma c'è anche altro. "Il mondo dello spogliatoio, della leadership, dei rapporti coi compagni. Per quelli è complesso trovare indicatori, però è difficile anche scovare qualcuno che si possa lamentare dell’approccio e dell’inserimento del nuovo numero nove nerazzurro. E se fra i tifosi qualche nostalgico di Icardi, seppur in minoranza, resiste (i primi amori si scordano solo festeggiando trofei), all’interno del club i rimpianti restano a zero. Anzi si spera in un altro pareggio: i 70 milioni del riscatto di Mauro coprirebbero in toto (o quasi) l’investimento per Romelu".

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Sezione: Focus / Data: Mar 24 dicembre 2019 alle 08:30
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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