“La trattativa con BC Partners credo che ormai sia finita definitivamente o almeno fino a fine campionato. Questo perché Steven Zhang ha detto che l’Inter può essere ceduta solamente per un 1 miliardo di valutazione, ma non glielo darà mai nessuno al mondo. È possibile una cessione di minoranza ed un prestito, ma anche in questi casi bisogna utilizzare il condizionale". Lo spiega Carlo Festa, giornalista del Il Sole 24 Ore chiamato a fare il punto sulla situazione societaria dell'Inter nella diretta con CMIT TV. 

"L’Inter ha quasi 400 milioni di debiti su un fatturato che è più o meno lo stesso, una leva finanziaria già piuttosto pesante di per sé, quindi aggiungere 250 milioni di prestito significherebbe raggiungere quasi i 700 milioni di debiti e sarebbe insostenibile per una società che non genera cassa - continua Festa nella sua analisi, come riportano i colleghi di Calciomercato.it -. Perciò l’opzione che potrebbero studiare per non appesantire troppo l’Inter è un’operazione stile Elliott-Milan, dove vanno ad indebitare la struttura societaria in Lussemburgo dove c’è la Holding che controlla. Quindi i 250 milioni li prende in prestito la Holding lussemburgese, che poi li rigira all’Inter, e in questo modo la Holding lussemburgese e quindi tutto l’Inter sarebbe in pegno al fondo che andrebbe a sottoscrivere questo accordo. Questa è l’operazione più probabile. Chi la sta provando a fare è Fortrsess, questo fondo americano molto speculativo stile Elliot, e Bank Capital Credit che è un altro fondo che è attivo in queste operazioni. C’è, poi, l’opzione minoranza e gli unici che stanno trattando su queste basi con gli avvocati sono questi sauditi di PIF, nome importante con tantissimi soldi, ma bisognerà vedere quanto sono interessati a comprare una minoranza. I sauditi in questa fase hanno bisogno di migliorare la propria immagine internazionale e comprare una parte dell’Inter avrebbe un senso in questa direzione, anche se comprare la minoranza in una squadra di calcio non ha alcun senso finanziario. L’obiettivo di Suning è arrivare a fine campionato, perché come hanno detto agli investitori vogliono vincere il campionato".

Sulle difficoltà economiche del colosso di Nanchino, Festa precisa: "Il gruppo cinese è grande, con molte controllate, quindi non si può dire che ha problemi di liquidità. Ha dei debiti abbastanza elevati, ma credo che possa far fronte a questi debiti. Il problema è che non può portare capitali all’estero in questo momento perché il Governo cinese li fermerebbe. Il vero tema è: Suning riuscirebbe a portare 250 milioni all’estero senza restrizioni? Il Governo di Pechino si pone contro a queste operazioni. A queste condizioni Zhang deve vendere l’Inter, salvo che non riescano a portare soldi extra-Cina in Italia. Nell’attuale situazione non possono tenersi l’Inter. Rispetto al Milan le situazioni sono molto diverse, ma potrebbero risolversi nello stesso modo. Nel caso del Milan avevamo un investitore sconosciuto, con i soldi che arrivano extra-Cina e sempre con ritardo rispetto alle scadenze finanziarie. Nel caso dell’Inter il gruppo cinese è conosciuto e solido, ma ha dei problemi finanziari. L’esito potrebbe essere lo stesso, questo sì".

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Sezione: Focus / Data: Lun 29 marzo 2021 alle 20:15 / Fonte: Calciomercato.it
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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