Alla fine, arriva anche la versione della Curva Nord Milano in merito alla vicenda che ha visto coinvolto Federico Dimarco, difensore dell'Inter fatto oggetto di minacce a seguito di un coro contro i tifosi milanisti cantato a fine derby. Dal proprio profilo Instagram, i sostenitori nerazzurri, attraverso un portavoce, offrono la loro visione delle circostanze: "Quanto successo è qualcosa di spiacevole. Federico è un nostro beniamino, lo amiamo alla follia perché cresciuto nel nostro vivaio e quindi ha un peso specifico diverso. Secondo noi c'è stato un errore che ha commesso lui alla base: Federico è un ragazzo di cuore, ha vissuto la vittoria di pancia e ha voluto esternare, come ha dichiarato lui, con leggerezza la sua felicità cantando dei cori che sono andati un po' oltre il normale sfottò tra Inter e Milan. Quello che succede di solito è che tanti giocatori sfottono il club avversario o fanno sfottò inerenti alle vittorie dell'Inter sul Milan e viceversa. Federico ha fatto una cosa un po' diversa, andando a cantare un coro che la Nord non fa più per una scelta politica di non parlare più degli scontri che Federico ignorava facendo partire quel coro che ha toccato nel vivo la tifoseria milanista. Si può scherzare sulla squadra finale, ma a noi avrebbe dato fastidio se un giocatore del Milan avesse insultato la nostra curva. Lui è caduto nel tranello di insultare la curva del Milan e loro hanno tutte le ragioni per sentirsi arrabbiati su questa vicenda. Si è andati sopra le righe, abbiamo preso le posizioni del giocatore che ha chiesto scusa.  Noi ci sentiamo di difendere Dimarco nella ragione e di tutelarlo per Milano, però è stato umile e corretto nel chiedere scusa alla tifoseria milanista per averla toccata nel vivo. Gli sfottò sono leciti se toccano i club, ma uno sfottò ad una curva rischia di intaccare equilibri delicati".

E a proposito dei rapporti tra le due Curve, si precisa: "C'è un patto che si tramanda da generazioni, c'è molto rispetto. Abbiamo gente della Curva Nord con familiari in Curva Sud, ci sono amicizie personali dettate dal fatto che condividiamo le scuole dei nostri figli. Per strumentalizzare, si sta mandando il discorso fuori tema. C'è un clima di pace, ma noi ci dissociamo da quanto scritto sui giornali. Siamo corretti nell'avere accettato le scuse di Dimarco e nel mostrare alla Sud che il ragazzo ha sbagliato e loro hanno capito. Ognuno per la sua strada, nessuna vendetta da fare: la vicenda si chiude qui". 

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Sezione: Focus / Data: Ven 19 maggio 2023 alle 20:57
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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