Paolo Condò dedica come sempre il suo editoriale del lunedì al campionato di calcio. "Sabato Conte era insolitamente contento del pari con il Como: ieri s’è capito perché. L’Inter ha vinto a Verona utilizzando per la prima volta i minuti di recupero, la finestra che racconta la profondità di un organico. C’è voluta un’autorete, il che aggiunge all’episodio la componente fortuna, ma il pallone in area l’ha mandato Barella, il primo a sfiorarlo di testa è stato Frattesi e quello la cui presenza ha ingannato Frese è stato Esposito, tutti interisti freschi in quanto cambi entrati da poco".

"La cura di Chivu nel ruotare gli uomini è più che visibile, quasi ostentata - si legge ancora - il che ci dice che il business plan è la ripetizione della stagione scorsa fino ad aprile, ma arrivandoci con ben altre energie (e attaccanti di scorta) per non piantarsi in volata. Un cammino appena iniziato, e dunque i minuti risparmiati adesso fanno parte di un grande calcolo complessivo, che di strada prevede novità come Sucic e riscoperte come Zielinski, che ha coprodotto con Calhanoglu un gol favoloso, certo la cosa migliore del suo non ricchissimo catalogo nerazzurro. È la seconda volta che l’Inter si riporta sotto dopo essersi fatta staccare in uno scontro diretto. La terza prova sarà il derby, dopo la sosta".

Sezione: Focus / Data: Lun 03 novembre 2025 alle 13:52
Autore: FcInterNews Redazione
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