Intervistato da Radio 24 per il programma 'Tutti Convocati', Giovanni Carnevali, AD del Sassuolo che in queste prime quattro giornate di Serie A ha affrontato Napoli, Lazio e Inter, ha votato quella che a suo dire è la squadra più forte: "Il Napoli non mi ha impressionato così tanto, sebbene abbia giocatori forti. Anche l'Inter ha giocatori forti ma in questo momento non mi ha impressionato né l'una né l'altra. Siamo agli inizi, ci sarà tanto da lavorare perché una ha cambiato allenatore l'altra ha cambiato tanti giocatori; però nessuna delle tre mi ha colpito".

Siete comunque usciti con qualche rimpianto da San Siro.
"Sì, perché avevamo anche la possibilità di pareggiare. La volontà è sempre quella di portare a casa un risultato positivo, quindi non è tanto un rimpianto quanto il sapere comunque che hai fatto una buona gara. Siamo ancora in costruzione perché molti giocatori sono arrivati nelle ultime ore di mercato, nelle prime due giornate non avevamo la squadra al completo quindi vanno considerate le ultime due. Il calciomercato coi tempi così lunghi non ci ha portato dei benefici. Siamo molto fiduciosi per le prossime gare, sappiamo di avere cambiato molto e anche Fabio Grosso deve avere il tempo".

Sull'arrivo all'Inter di Cristian Chivu.
"Non credo che sia un rischio per l'Inter, c'è una società e c'è Beppe Marotta che è il più bravo dirigente, ha una conoscenza di calcio totale. Con una società così alle spalle puoi permetterti un allenatore che non ha una grande esperienza, ma Chivu è un ragazzo preparato e che studia. Lo reputo un ottimo allenatore, ha lavorato anche nel settore giovanile facendo bene. Non sono preoccupato della scelta del mister, l'importante è che la società lavori bene e lo protegga". 

Ancora sulla gara di domenica Carnevali scherza con Leo Turrini.
"Se la partita fosse durata qualche minuto in più magari avremmo potuto fare un altro scherzetto all'Inter. Magari c'era un mezzo rigore che poteva anche starci per cui un pareggino potevamo portarlo a casa". 

Sui fondi.
"Le proprietà familiari stanno sparendo dal nostro mondo. I fondi lavorano meno col cuore e più con altri interessi. Non dobbiamo lamentarci se poi qualche critica dobbiamo andare a farla. Quello dei Moratti, dei Berlusconi, dei Sensi era il calcio più bello; non so se tornerà mai bello come prima, dobbiamo anche fare attenzione a tutti i cambiamenti. Non mi piace ad esempio l'arbitro che parla in mezzo al campo, non serve a niente e fa perdere tempo. Non la ritengo una bella cosa". 

Sezione: Focus / Data: Mar 23 settembre 2025 alle 16:00
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
vedi letture
Print