Dopo aver annunciato il proprio abbandono dell'attività agonistica, Lucimar Ferreira da Silva Lucio rilascia una lunga intervista all'agenzia spagnola EFE nella quale ripercorre alcuni dei momenti salienti della sua carriera. Con inevitabile passaggio dedicato alla vittoria della Champions League nel 2010 con l'Inter: "Ero ancora più concentrato sulla vittoria della Champions League. Avrei potuto giocare col Bayern Monaco, il Real Madrid, il Barcellona... Per noi giocatori, una Champions League rappresenta molto. L'avevo sfiorata nel 2002 con il Bayer Leverkusen, avevo questo desiderio e nutrivo anche un grande affetto per l'Inter, un club che da quasi 50 anni non si giocava la Champions League. Quindi, le aspettative tra gli interisti erano molto alte. Quel titolo ci ha fatto anche passare alla storia, perché diventammo il primo e l'unico club italiano a vincere campionato, Coppa Italia e Champions. C'era molta pressione, molta ansia, ma alla fine è andata bene. Non pensavo molto ad una rivincita verso il Bayern Monaco (suo club precedente, ndr), perché ho molto rispetto per gli amici che giocavano dall'altra parte. Forse è stata una risposta verso l'allenatore Louis van Gaal che, secondo il mio modo di pensare, era molto immaturo e scortese nel suo modo di agire. E alla fine, questo è ciò che mi ha aiutato a vivere questo momento importante all'Inter". 

Lucio ha anche rivelato che durante i suoi anni all'Inter fu contattato da diversi club di Premier League: "Ma Massimo Moratti, presidente ai tempi dell'Inter, era molto tifoso, non voleva smantellare la squadra. Dato che la mia famiglia stava andando molto bene in Italia, stavamo vincendo tutto, penso che anche se ci fosse stato interesse da un'altra squadra non avrei lasciato l'Inter in quel momento".

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Sab 01 febbraio 2020 alle 23:52
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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