Oggi è alle prese con un gonfiore alla caviglia rimediato in Nazionale Under 21 e la speranza di trovare spazio in maglia nerazzurra. Domani, chissà, potrebbe valutare un'altra soluzione per guadagnare minutaggio. Andrea Pinamonti, tornato all'Inter in estate dopo il rispetto degli accordi con il Genoa, alla fine è rimasto a Milano per svolgere il ruolo di quarta punta in organico, consapevole della necessità di Antonio Conte di un altro profilo di centravanti e del rischio di trovare poco spazio. Non a caso, al di là di qualche spezzone di partita, in assenza di Romelu Lukaku il tecnico salentino gli ha preferito sempre Ivan Perisic, che attaccante di ruolo non è. Adesso, alla ripresa dei tornei per club dopo la pausa per le Nazionali, l'Inter è attesa da 10 partite in 32 giorni ed è possibile che per l'Arciere di Cles possano aprirsi nuovi spiragli, anche se a gennaio arriverà il momento delle valutazioni. Nella lista della spesa nerazzurra figura ancora una quarta punta, che potrebbe essere Gervinho, Olivier Giroud o Arkadiusz Milik, dipende da quello che il mercato offrirà in quel periodo. E, di conseguenza, Pinamonti potrebbe cercare minutaggio altrove. 

In quest'ottica, nonostante voci di un interesse da parte del Monza (sempre che il diretto interessato accetti una 'retrocessione' in Serie B, per nulla scontato), il club maggiormente accreditato di farsi avanti a gennaio è proprio quel Torino che i nerazzurri affronteranno domenica al Meazza. In casa granata c'è un problema attaccanti, dove solo Andrea Belotti sta rispondendo presente. Simone Zaza e Federico Bonazzoli, per un motivo o per l'altro, non stanno ingranando e questo complica non poco i piani di Marco Giampaolo. Davide Vagnati, direttore sportivo del Toro, già durante l'esperienza alla Spal aveva provato ad agganciare Pina-gol, vedendosi superare prima dal Frosinone e poi dal Genoa. Ora potrebbe riprovarci, sperando che nel mentre l'Inter trovi un nuovo centravanti e liberi magari in prestito il suo canterano.

In alternativa al prestito, non si esclude un possibile scambio già preso in considerazione mesi fa. Se Pinamonti imboccasse la Milano-Torino direzione Piemonte, il percorso oppossto potrebbe farlo il 'solito' Armando Izzo, che dopo l'esordio a Firenze e la panchina contro l'Atalanta, ha guardato i suoi dalla tribuna a causa di un infortunio ma, in generale, non sarebbe comunque una prima scelta per Giampaolo (è in lista cessioni). Al contrario, sarebbe molto gradito a Conte, in quanto specialista della difesa a tre e con caratteristiche ideali per prendersi un posto sul centrodestra. A favorire eventualmente l'operazione, che potrebbe svilupparsi in un semplice scambio di prestiti o in cessioni definitive con valutazioni che soddisfino tutte le parti in causa, sarebbe Mino Raiola, agente di entrambi i calciatori. Il quale, se riuscisse a concretizzare questa doppia trattativa, prenderebbe i classici due piccioni con una fava, risolvendo i problemi dei due giocatori e di conseguenza quelli dei club in questione.

Situazione ancora tutta da intavolare, sono ancora troppi gli interrogativi in ballo e gennaio non è così vicino. Però, ad oggi, se la dirigenza nerazzurra riuscisse a regalare a Conte una nuova quarta punta, è chiaro che Pinamonti dovrà valutare un trasferimento per non rimanere a guardare i compagni dalla panchina per il resto della stagione. E con uno stipendio da 2 milioni netti a stagione, non sarebbe un grande affare neanche per l'Inter.

Sezione: Esclusive / Data: Mer 18 novembre 2020 alle 19:23
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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