Dribbling, tocco di palla e fantasia: è Daniel Bessa, giovane trequartista classe '93 di proprietà dell'Inter, attualmente in prestito a Vicenza. Dopo essere stato protagonista di una strepitosa NextGen agli ordini di Andrea Stramaccioni, Daniel è stato vittima di un bruttissimo infortunio (rottura del legamento crociato del ginocchio) che lo ha tenuto lontano dal campo per circa un anno. Sabato 9 marzo, al minuto 67 del sentitissimo derby all'Euganeo contro il Padova, ha siglato il proprio ritorno in campo subentrando a Bojinov. E' considerato da tempo come uno dei più grandi prospetti di casa Inter: il suo futuro si deciderà in estate, quando rientrerà a Milano. Intanto, la chance di dimostrare le proprie qualità in un campionato difficile come la Serie B e soprattutto di smaltire tutti i postumi della lunghissima degenza. Lo abbiamo intervistato in esclusiva. Ecco le sue parole:

Daniel, il calvario è finalmente finito.
"Sono molto felice. Il calcio è quello che mi piace di piu fare nella vita ed è quello che ho fatto fin da bambino. Dopo quel brutto infortunio, ovvero 7/8 mesi fa, tornare a giocare era tutto quello che volevo. Ripeto, soltanto tornare a fare quello che mi piace di più in assoluto: giocare a calcio. Dal momento in cui mi sono fatto male fino a sabato, ho solo aspettato con ansia per il ritorno in campo in una partita che contava veramente".

C'è qualcuno che ti è stato particolarmente vicino in questi mesi e che senti di voler ringraziare pubblicamente?
"Sono stati mesi difficilissimi. Solo la mia famiglia sa cosa ho provato. Per fortuna ormai è tutto già alle spalle e sono pronto a rilanciarmi. Ringrazio tutti loro ma anche i miei agenti che mi sono stati molto vicini, i tanti miei amici e la mia ragazza. Ma la persona che mi ha sempre dato di piu in questi mesi di sofferenza è mia madre".

Senti il supporto della tua società d'appartenenza?
"Non potrei mancare di ringraziare tutto lo staff medico e i fisioterapisti dell'Inter. Sono stati fantastici con me, mi hanno trattato come uno di loro di sempre. Sento ancora molti tesserati dell'Inter. Molti di loro sono felici di avermi visto rientrare e tifano per me. Come io continuo a tifare per l'Inter".

Ti giochi una carta molto importante a Vicenza. Ne sei consapevole?
"Sono contento di essere tornato a giocare. Sono consapevole delle mie forze e ho molta voglia di dimostrare. Spero di aiutare il Vicenza a salvarsi e proseguire per il meglio lungo la mia strada".

I tifosi dell'Inter ti sono stati sempre vicino in questi mesi. Anche loro si aspettano tanto da te, soprattutto dopo la stagione scorsa.
"Spero di ripagare tutta la stima in campo. Oltre a ringraziare tutti di cuore, chiaramente.

Si diceva che il tuo modello fosse Sneijder. A chi ti ispiri?
"Mi ispiro a tanti campioni e provo ad apprendere i segreti di molti di loro: Kakà, Ronaldinho, Deco, Sneijder e Zidane, sono quelli di cui ammiravo maggiormente le giocate".

Ma qual è esattamente il tuo ruolo? Dove preferisci giocare?
"Finora ho giocato da trequartista, credo però di poter ricoprire altri ruoli di centrocampo e attacco".

Ora tu, Longo e Livaja siete tutti a fare esperienza in altre squadre. Nel tuo futuro ti vedi con loro due a Milano?
"Sono sincero: credo che loro due stiano facendo bene e sono contentissimo per loro. Sicuramente sarei contento di riabbracciarli all'Inter. Ma per quanto mi riguarda, cerco di recuperare da questi mesi di infortunio e poi si vedrà".

Hai avuto anche modo di partecipare alla tournée estiva lo scorso anno con Gasperini, poi hai preso tante volte parte agli allenamenti della prima squadra. Cosa ti hanno insegnato?
"Sì, per fortuna sono stato a contatto con i giocatori della prima squadra per tanto tempo. Ho cercato di imparare da tutti, soprattutto i consigli di alcuni. in cosa mi hanno aiutato? Nel modo di vedere il calcio, loro ti fanno crescere con il lavoro giorno dopo giorno".

Il giocatore che ti ha impressionato di più nell'Inter?
"Nessun dubbio, Zanetti".

Seleçao o Nazionale azzurra: qualora dovessi trovarti di fronte a una scelta, cosa sceglieresti?
"Penso a giocare bene, poi si vedrà".

In bocca al lupo per il tuo immediato futuro!
"Grazie mille. Lo ripeto: spero di fare bene".
 

Sezione: Esclusive / Data: Mar 12 marzo 2013 alle 17:05
Autore: Mario Garau / Twitter: @MarioGarau
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