Un sociologo di quelli bravi. Magari aiutato da uno psicologo e da un antropologo di fama internazionale. Sinceramente quello che sta accadendo all’Inter merita davvero uno studio approfondito. In pratica tutti i top nerazzurri ambiti sul mercato vogliono restare ad Appiano Gentile. Quando lo avevo scritto per Bastoni ero stato preso di mira sui social (pure dai tifosi milanisti, che non erano stati chiamati in causa, ma pazienza). Siccome però il tempo è galantuomo Alessandro e il suo procuratore Tinti hanno dichiarato pubblicamente la volontà del ragazzo. Discorso simile che può essere esteso a Skriniar. Ma anche a Lautaro, che da pochissimo, con la compagna Agustina, ha aperto un ristorante nel cuore di Milano (a cinque minuti da quello di Zanetti, che però ha fatto di presenza un bel ‘In bocca al lupo’ al suo connazionale). È vero, Perisic è andato via, ma oltre ad essere la classica eccezione che conferma la regola, era pure a fine contratto.

Ora, sarebbe forse improprio descrivere l’Inter con una Narnia nerazzurra in cui tutto va per il meglio e gli orsacchiotti preparano lo zucchero filato. Ma mi sembra evidente che nel gruppo interista si sia cementata un’empatia che merita di essere raccontata. Probabilmente saranno nate delle vere amicizie di ragazzi e uomini che lottano per un medesimo obiettivo. Attenzione: questo non significa che non partirà nessuno. Se qualcuno deve essere immolato sull’altare del bilancio - come sempre sostenuto – sarà per un “consiglio” al giocatore della società. Ma ad oggi, ed è un fatto piuttosto concreto, nessuno vuole muoversi. E anzi, gente come Lukaku è pronta a tagliarsi lo stipendio del 50% e fare una cosa mai vista prima nella storia del calcio mondiale pur di tornare a Milano. Il che è singolare dato che per tanti è sempre crisi Inter. O gli altri sono sempre quelli più belli, più vincenti, più tutto. O c’è un qualcosa che tutti noi ignoriamo, o davvero all’Inter non si sta poi così male come in tanti vogliono farvi credere.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 10 giugno 2022 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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