Chissà quanti virtuali “Scusa Ameri” ascolteremmo domenica, se seguissimo la giornata calcistica seduti nel salotto di casa davanti alla vecchia radio con le grandi manopole. Volata a due, tra loro due, Milan e Inter, le squadre di una Milano del pallone che ha deciso di tornare a dettar legge nel bistrattato, ma sempre emozionante campionato italiano. Ha iniziato l'Inter, nella scorsa stagione, a issare la bandiera nerazzurra sul pennone più alto del Duomo e il Milan, pur staccato da tempo, è riuscito nella bagarre dell'ultima giornata ad arrivare secondo, conquistando la possibilità di tornare dopo una vita a giocare nell'amata Champions League. Dopo nove lunghi anni, abbattutta la dittatura della Torino bianconera e il derby milanese, il più affascinante e aristocratico delle stracittadine, è tornato così ad essere derby scudetto.

A dire il vero, ai nastri di partenza della stagione odierna, le due milanesi non partivano con i favori del pronostico. L'Inter campione aveva ceduto due pezzi da novanta come Lukaku e Hakimi, non era disponibile Christian Eriksen per i noti tristi motivi e mister scudetto alias Antonio Conte aveva deciso di togliere il disturbo, pensando a una squadra gravemente ridimensionata rispetto a quella che aveva trascinata al trionfo. E invece la Beneamata, guidata dall'ottimo Simone Inzaghi ha prima inseguito proprio il Milan affiancato dal Napoli, poi ha addirittura iniziato a sciorinare gran calcio con conseguente primato raggiunto che, a un certo punto della stagione, i più ritenevano inattaccabile. E nel mezzo è arrivata in casa nerazzurra una Supercoppa italiana battendo a San Siro l'altra rivale storica di nome Juventus. Per non parlare di un cammino in Champions che ha visto i nerazzurri raggiungere gli ottavi dopo una vita, andando addirittura a vincere ad Anfield contro il Liverpool che sabato 28 maggio contenderà il trofeo al Real Madrid in quel di Parigi.

Insomma, sembrava tutto in discesa per l'assalto alla seconda stella, ma il Diavolo ha avuto la bravura di non mollare mai la presa, ispirato da uno Stefano Pioli che pur mantenendo lo status di Normal One ha compiuto qualcosa di speciale guidando i suoi alla testa della classifica con due punti di vantaggio sui rivali di sempre, quando mancano solo novanta minuti al termine di questo interminabile campionato. Nonostante questo, l'Inter è più forte del Milan? Riteniamo di sì, viste le prestazioni nei derby, sì anche in quello perso negli ultimi venti minuti e che probabilmente ha segnato la svolta del torneo. La superiorità nerazzurra si è evidenziata poi nella semifinale di ritorno in Coppa Italia, quando nel Meazza gremito l'Inter ha conquistato la finale di Roma battendo i rossoneri per 3-0. E sappiamo poi come è andato a finire l'ultimo atto della Coppa nazionale, anche in questo caso a lasciarci le penne è stata la Juventus, con il popolo nerazzurro in estasi.

Ma dopo il ko nel derby di Coppa, il Milan ha avuto il grande merito di vincere ben quattro partite consecutive, passando su campi difficili come l'Olimpico laziale e il Bentegodi di Verona che non è stato più fatale per i colori rossoneri. L'Inter ha invece avuto il grosso demerito di cadere a Bologna, in quel maledetto recupero causa covid, che i nerazzurri hanno voluto giocare il più tardi possibile ritenendo che il responso non fosse in discussione. E invece al Dall'Ara l'harakiri nerazzurro è stato sanguinoso per come era iniziata la gara con lo splendido gol di Ivan Perisic. La frittata finale che ha avuto sfortunato protagonista in negativo il povero Radu è stato solo il capitolo finale di una storia che non doveva andare in scena quella sera.

Bologna-Inter, rinviata lo scorso 6 gennaio, si sarebbe dovuta disputare il prima possibile. Grazie a quella sconfitta il Milan andrà al Mapei di Reggio Emilia contro il tranquillo Sassuolo, accompagnato da sedicimila tifosi e potendo contare su due risultati su tre. In caso di pareggio, se l'Inter batterà la Sampdoria a San Siro, le due milanesi finiribbero la corsa a pari punti, ma la città si colorerebbe di rossonero per la doppietta di Giroud nel finale del derby di ritorno. Il massimo per lo sfottò cittadino.

L'epilogo sembra quindi scritto e nel caso, il Milan conquisterebbe il suo diciannovesimo scudetto con pieno merito. Perché ci ha sempre creduto, con la fame giusta nei momenti cruciali. Se invece ci dovesse essere sorpasso nerazzurro all'ultima curva, anche in questo caso l'Inter meriterebbe il titolo per dati e statistiche che ancora la indicano come la squadra più forte del campionato. Sassuolo-Milan e Inter-Sampdoria. Domani sapremo. “Scusa Ameri...”.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 21 maggio 2022 alle 00:00
Autore: Maurizio Pizzoferrato
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