Nella vita, purtroppo o per fortuna, si può discutere su tutto. Qualsiasi argomento è oggetto di dibattito. Ai giorni nostri succede che chi ha licenza elementare (e non c’è nulla di male) si permette di criticare l’operato di specialisti che hanno trascorso tutta la vita sui libri per poter svolgere quel determinato compito. Le fake news o la post verità (cioè notizie false assorbite come reali dal pubblico) sono all’ordine del giorno. Il giusto o sbagliato si fondono in dipendenza di colori di maglia, partiti politici votati e simpatie personale. Non sarò di certo io a poter cambiare una realtà spesso e volentieri deprimente, ma è certo che continuerò a scrivere, dire e pensare in totale libertà e senza il condizionamento di nessuno.

Questo significa che se l’Inter gioca male – nonostante io lavori (anche) per FcInterNews e quindi per un sito che per forza di cose è legato ai colori nerazzurri – scriverò che gioca male. Non indorerò mai la pillola perché non sono un tifoso col microfono, ma un professionista. Il nostro mestiere richiede più studio di quanto si possa pensare, oltre che competenze e passione. E allora grazie ad una ricerca di tre secondi (sì, mica ci vogliono sempre giorni o settimane) sfatiamo per prima cosa la fesseria del calendario facile dell’Inter.

I nerazzurri hanno affrontato e sconfitto con irrisoria facilità la prima in classifica. Stesso discorso per la Fiorentina, che oggi è terza. Chi ha avuto un calendario semplice in questo inizio di stagione è il Milan. Graduatoria alla mano e chiaramente Inter esclusa, le squadre più forti incontrate dai rossoneri occupano decimo e undicesimo posto. Questo non significa che la vetta per il Diavolo sia immeritata – e non si provi a cambiare il senso del discorso -, solo che chi ha gridato allo scandalo per il calendario semplice dell’Inter è un solone populista che antepone pareri personali a dati oggettivi non confutabili. Un po’ come il netto fallo di mano di Pulisic in Genoa-Milan.

Il discorso è sempre il solito: tutti possiamo sbagliare. Io, tu, il nostro amore più grande e quel nemico che non vorremmo mai incontrare per strada. Ma non esiste sulla faccia della terra che si neghi l’evidenza. Tutti hanno visto l’immagine chiara ed evidente del tocco irregolare dello statunitense, tutti. La differenza poi sta nel post gara. L’Inter ha deciso da tempo di non cercare mai alibi anche quando è palesemente penalizzata. Altre società si lamentano anche quando le scelte contro sono corrette e fanno finta di nulla quando vengono aiutate. È una questione di modus operandi, ma pure di stile. Il silenzio però non deve essere scambiato per assenso.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 13 ottobre 2023 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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