Tutto nelle nostre mani. È il concetto che dallo scorso weekend ha preso più quota in casa nerazzurra. Il tennista, dopo averlo perso, si è ripreso il servizio e ora deve vincere tutti i game rimasti fino alla conclusione del set. Niente braccino corto, non è più concesso perché ogni minimo passo falso rischia di condizionare pesantemente il prosieguo della stagione. Ne sanno qualcosa Milan e Napoli, scivolate chi più chi meno nell'ultimo turno di campionato. Ne sa qualcosa anche l'Inter, che tra febbraio e marzo ha dilapidato la certezza condivisa di poter ammazzare il torneo, al punto da far invocare ai soliti ben pensanti l'esperimento del playoff (di cui, sorprendentemente, nessuno parla più). Stasera, in questo venerdì santo, la squadra di Simone Inzaghi sarà protagonista al Picco con l'obiettivo di non calare a picco (pessima, è vero) nuovamente e dare seguito alle ultime due vittorie, molto diverse tra loro ma sempre da tre punti.

Contro lo Spezia dell'indimenticabile Thiago Motta, il cui unico neo nerazzurro è aver saltato, causa interpretazione teatrale di Busquets, il main event della storia moderna dell'Inter, bisognerà rimboccarsi le maniche. Le diffide porteranno probabilmente l'allenatore piacentino a fare determinate scelte, dando fiducia a chi solitamente non figura nell'undici titolare. Ma che merita fiducia per aver sfruttato le poche chance avute finora. Grande curiosità, se confermato, per l'esordio dal primo minuto di Robin Gosens, presentatosi con un assist contro la Salernitana al primo pallone toccato ma finora sempre in campo solo nel secondo tempo. Il tedesco, arrivato per ereditare la fascia occupata da Ivan Perisic, corre il serio rischio di doversela conquistare anche nella prossima stagione se il croato, come auspicabile, firmerà il rinnovo. Ma questo è un altro discorso, ora il pensiero va alla partita in terra ligure, dove è d'obbligo prendersi i tre punti indipendentemente dalla qualità della prestazione. L'Inter ha già dato dal punto di vista estetico, ha ottenuto applausi e consensi nel suo momento d'oro, ha vinto divertendosi e divertendo e oggi è sia il miglior attacco sia la miglior difesa del campionato.

Ma non è più tempo di pensare alla forma, la sostanza deve avere la priorità. Nessuna pretesa particolare che non sia la vittoria, per mettere ulteriore pressione al Milan, impegnato poco dopo contro il Genoa, e al Napoli, che attende lunedì la Roma reduce dalla vendemmiata contro il Bodo Glimt. Insomma, c'è tanto materiale per rendere decisivo anche il weekend pasquale. Purché l'Inter vesta i panni della squadra banale, prevedibile e con i tre punti in tasca e siano le altre a sorprendere.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 15 aprile 2022 alle 00:00
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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