In questo momento la fetta di pianeta che condivide lo stesso fuso orario sta salutando il 2022 e accogliendo il nuovo anno, magari interpretando vagoni di festosi trenini, non curante dell'amor proprio e legittimata da qualche bicchiere di troppo. In questo momento mancano meno di 93 ore al fischio d'inizio di Inter-Napoli, che riaprirà ufficialmente le danze del campionato italiano nel primo turno dopo la sosta Mondiale. Molte voci concordano sul fatto che la seconda parte del torneo sarà diversa rispetto alla prima e che in pratica ne comincerà uno nuovo, con equilibri che verranno ridefiniti e più possibilità per chi non ha fatto benissimo nelle prime 15 giornate. Chissà, sarà il campo a dare risposta. E per l'Inter i margini d'errore saranno ridottissimi, nulli considerando il primo incrocio del nuovo anno, contro la capolista Napoli che su 45 punti in palio ne ha dati ben 11 ai nerazzurri. In parole semplici, o si vince o saranno, direbbe Lino Banfi, 'volatili per diabetici'. Tutta la pressione sarà addosso ai ragazzi di Simone Inzaghi, che godrà comunque del supporto a distanza, in taluni casi celato per motivi di campanilismo e rivalità, di tutte le altre squadre speranzose di ridurre il distacco dalla vetta. Perché è inevitabile che in caso di vittoria l'Inter il favore non lo farebbe solo a sé stessa. 

Dalle notizie che filtrano da Castel Volturno, Spallettone non avrà particolari problemi di formazione e sarà libero di sfoderare tutta la sua creatività e sagacia tattica per superare l'Inter. Un paio di dubbi per Inzaghi, che deve valutare le condizioni di De Vrij e Mkhitaryan, a rischio forfait. Torneranno, presumibilmente dal primo minuto, i due grandi assenti della prima parte di stagione nerazzurra: Marcelo Brozovic e Romelu Lukaku. Soprattutto con il rientro del belga realmente gli equilibri dell'Inter saranno ridefiniti, perché finalmente si vedrà la squadra che Inzaghi aveva in mente inizialmente, una volta definito il ritorno a Milano del belga. E che in pratica non ha mai potuto schierare, costretto a tornare alla filosofia della scorsa stagione che comunque aveva pagato dividendi.

Questo mese inizierà però un'altra partita altrettanto importante per l'Inter. O meglio, è iniziata da parecchie settimane ma arriverà al triplice fischio prima che nel calendario compaia il mese di febbraio. Quella per il rinnovo di Milan Skriniar. A guardarlo in campo, spesso e volentieri con la fascia da capitano, non si direbbe che è in atto una faticosa decisione per il proprio futuro. Eppure tutto l'ambiente nerazzurro, tra dirigenza e tifoseria, resta in trepida attesa di conoscere il verdetto dello slovacco: sposare la Beneamata a vita oppure cedere al fascino (e a molti soldi in più) della città dell'amore. Ovviamente è in corso la diatriba tra chi, in caso di addio, si porrà dalla parte del giocatore e contro la proprietà e viceversa. Non è ancora il momento di precorrere i tempi, quello che conta è che non sia arrivata alcuna risposta negativa e il ragazzo sia concentrato sul campo. Prima viene il Napoli, poi ci sarà il Monza e via dicendo, la risposta all'offerta dell'Inter può arrivare in qualsiasi momento ma non deve distrarre nessuno. Perché è il momento di vincere ogni sfida, a partire da quella che inizierà tra 92 ore e 45 minuti. 

Buon 2023 a tutti voi. Che sia vincente sotto tutti i punti di vista.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 01 gennaio 2023 alle 00:00
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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