Terminata la prima settimana di permanenza a Pinzolo, e chiusa anche la prima amichevole stagionale, è arrivato il momento di stilare un primo bilancio consuntivo di questo ritiro 2011 dell’Inter. Settimana davvero intensa, sotto ogni punto di vista. E dalla quale, come avete senz’altro modo di notare, sono nati tantissimi spunti interessanti, sia in campo che fuori. Insomma, posso dire tranquillamente che, in quel di Pinzolo, ho visto davvero tante cose.

Ho visto, in campo, una squadra già molto concentrata, che durante gli allenamenti, tutti col pallone protagonista non ha risparmiato la minima stilla di energia. Ho visto giocatori già particolarmente caldi, come Samuel Eto’o e Giampaolo Pazzini, il cui impegno in questi primi giorni di preparazione è già lodevole. Vedo un tecnico grintoso come Gian Piero Gasperini, uno che non molla la presa sul gruppo nemmeno per un istante pur non essendo particolarmente insistente nelle spiegazioni degli schemi: insomma, uno che comunque preferisce ‘lasciar giocare’.

Sto vedendo il gran lavoro dei nuovi arrivati Castaignos e Alvarez, soprattutto del secondo, che se fuori dal campo ancora manifesta tutta la sua timidezza, sul terreno di gioco ha pian piano messo in luce con le sue qualità, esplodendo di fatto nel gran secondo tempo della sfida contro il Trentino Team. E i tanti giovani che fanno il possibile per mettere in difficoltà il mister. E infine, sto vedendo Sneijder: uno Sneijder che fa di tutto per non curarsi del tourbillon di mercato che lo vede protagonista, stemperato a malapena dalle parole di Marco Branca dei giorni scorsi, lavorando quanto e forse più degli altri, anche a costo di fermarsi poi a metà campo in preda ai crampi.

Fuori dal campo, ho visto invece tante cose che possono essere sintetizzate con una sola parola: entusiasmo. Entusiasmo travolgente di tutti gli avventori del Rendena Village, dei tifosi che hanno sfidato il caldo pesante dei primi giorni come il temporale abbattutosi mercoledì, pur di vedere da vicino i propri beniamini. Entusiasmo anche della gente di Pinzolo, che sembrava non aspettare altro che il ritorno della squadra nerazzurra, dalle autorità, in primis il sindaco, interista doc, che spesso e volentieri si reca sul campo di gioco, fino alla gente comune. Poi, i bambini dell’Inter Village, e anche e soprattutto quelli di Inter Campus, ulteriori testimoni dell’affetto che sta circondando Eto’o e compagni in questo angolo di Trentino. E probabilmente, come canta Ligabue, “il meglio deve ancora venire…”

To be continued

 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 15 luglio 2011 alle 00:01
Autore: Christian Liotta
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