Napule è na' camminata verso la seconda stella. Una bella camminata. Scomodiamo il maestro Pino Daniele per descrivere al meglio la stagione dell'Inter. Una camminata che sta facendo entusiasmare tutti i tifosi dell'Inter, partita da una delle più grandi delusione della storia nerazzurra. La finale persa di Champions League ad Istanbul contro il Manchester City.

Lì i giocatori dell'Inter hanno capito di essere stati ad un passo dallo scrivere la storia, ma si sono meravigliosamente scoperti forti. Hanno capito di che pasta sono fatti, hanno salutato alcuni giocatori ingombranti nello spogliatoio, hanno accolto altri che sono entrati in punta di piedi e hanno portato qualità, entusiasmo e professionalità.

Battere i Campioni d'Italia 3-0, farlo per la seconda volta dal 2000 ad oggi, vincere in maniera così schiacciante, certifica il lavoro fatto da Inzaghi sul campo e nella testa dei giocatori. Se l'Inter è riuscita a far riposare i "titolarissimi" a Lisbona è perché lo ha meritato sul campo, cosa che il Napoli non è riuscito a fare prima di andare a Madrid. 

La partita di questa sera è l'emblema dell'Inzaghismo. Una squadra capace di soffrire, chiudersi, esaltarsi nelle difficoltà e colpire al momento giusto. Chiamando gli interpreti l'anima, l'essenza dell'Inzaghi non cambia. Mercoledì abbiamo visto il ritorno della Pazza Inter, ma è stato un unicum della stagione. L'Inter non è pazza, l'Inter è meravigliosamente forte e consapevole di quello che è. Godiamocela. 

 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 04 dicembre 2023 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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