Estate 2021. Antonio Conte e l'Inter divorziano con tanto di buonuscita. La dirigenza nerazzurra, dopo uno scudetto appena vinto, deve cambiare guida tecnica. I nomi accostati alla panchina sono tanti: Allegri, Sarri, Inzaghi, Mihajlovic e Zenga tra questi.

L'atmosfera non è delle migliori, con Hakimi già diretto a Parigi. C'è stato un momento in cui la scelta di Marotta, Ausilio e Steven Zhang sembra ricadere su Allegri, corteggiato contemporaneamente dalla Juventus. Sono giorni caldissimi, alla fine il toscano decide di tornare sulla panchina della Vecchia Signora. L'Inter così fa all-in su Inzaghi e lo strappa alla Lazio di Lotito, che aveva anche messo sul piatto un rinnovo importante.

Maggio 2022. L'Inter ha perso uno scudetto nella volata finale contro il Milan, l'amarezza è tanta, ma l'ambiente nerazzurro si può "consolare" con la vittoria della Supercoppa Italiana e della Coppa Italia, entrambe aggiudicate ai tempi supplementari in finale contro la Juventus di Allegri. Non è la prima volta che Inzaghi batte il collega in gara secca, ma la vittoria più importante per il tecnico arriva a giugno: l'Inter lo blinda con un rinnovo di contratto fino al 2024. E c'è un altro successo più importante però da registrare. I tifosi sono dalla sua parte, nonostante lo scudetto perso contro il Milan: nessuno mette in dubbio il suo futuro sulla panchina nerazzurra.

Come ci è riuscito? Per molti tifosi e addetti ai lavori, un'Inter così bella in campo non si vedeva da tanto tempo. Si può sempre migliorare è vero, Inzaghi ad esempio ha dimostrato di avere qualche limite sulla lettura delle partite e sulla gestione dei cambi, anche se in queste prime due uscite stagionali sembra aver cambiato approccio. La sua Inter ha impressionato in Italia, ma soprattutto ha fatto passi da gigante in Europa, superando i gironi di Champions League e giocandosela quasi alla pari contro Real Madrid e Liverpool, le due finaliste. 

Dopo Conte, l'Inter non doveva fermare il suo percorso di crescita intrapreso negli ultimi anni. Allegri, nell'ultima stagione chiusa al quarto posto e in queste prime due uscite stagionali con la sua "nuova" Juventus, ha dimostrato di non aver fatto passi in avanti, di non aver cambiato strada e di essere ancora ancorato ad alcuni concetti calcistici lontani dal calcio "moderno" di Inzaghi e altri colleghi. 

Il toscano sembra essere più interessato alle conferenze stampa e alle dichiarazioni post partita (tra monetine, categorie e il rifiuto della tattica) rispetto al campo e agli allenamenti. Inzaghi invece ha dimostrato di poter ereditare un'Inter già forte e migliorarla, rendendola ancora di più offensiva e spettacolare, lavorando a testa bassa e abbassando anche i toni davanti ai microfoni della stampa rispetto ai tempi della Lazio. Per fortuna l'Inter ha puntato su Inzaghi e non su Allegri. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 24 agosto 2022 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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