Eccoci qua. Inizia la settimana che ci condurrà alla finale di Champions League. Psg da una parte, la nostra Inter dall'altra. L'appuntamento è fissato al 31 maggio a Monaco di Baviera. Saranno 6 giorni da vivere intensamente.

Possiamo affermarlo. Questa è la settimana più importante degli ultimi 15 anni nerazzurri. Dal 22 maggio 2010 sembra essere passata un'eternità e l'Inter è distante solo 90 minuti dalla quarta Champions League della sua storia.

Nel mezzo c'è stata anche la finale di Istanbul persa contro il Manchester City. Al netto della scaramanzia, l'Inter questa volta ci arriva diversamente all'ultimo atto della finale di Champions League. Contro il City ci siamo arrivati come outsider, nonostante questo siamo usciti con tanti rimorsi e rimpianti dopo aver sbagliato l'impossibile sotto porta.

Questa volta l'Inter arriva a Monaco di Baviera tra gli applausi generali di tutti e con la conspavolezza di essere lì assolutamente non per caso. Dopo aver chiuso nella top4 della maxi classifica di Champions e aver eliminato nella fase ad eliminazione diretta Feyenoord e le due super favorite, Bayern Monaco e Barcellona, rispettivamente vincitrici della Bundesliga e della Liga. 

E se nelle ultime ore si è parlato, per la prima volta nella stagione, con insistenza anche di un possibile addio a fine stagione tra Inzaghi e l'Inter, smentito per ora dalle parti, non è questo assolutamente il momento giusto per discuterne. Questa è la settimana che tutti i tifosi dell'Inter sognano di vivere ai nastri di partenza ogni anno e che meritano di vivere. 

L'amarezza per aver chiuso al secondo posto in campionato alle spalle del Napoli deve essere trasformata in rabbia e ferocia agonistica. L'Inter di Simone Inzaghi, dopo un ciclo di 4 anni, meriterebbe assolutamente di alzare la Coppa dalle grandi orecchie e di entrare di diritto nella storia nerazzurra.

Anche se un allenatore che ti porta due volte in finale di Champions in 4 anni non dovrebbe dimostrare più nulla, a maggior ragione se gli strumenti a disposizione non sono minimamente paragonabili a quelli degli avversari. In Italia sappiamo bene come funziona e qualcuno porta avanti giochi stucchevoli per creare pressioni e odio social. E la Champions è da vincere anche per mandare in "ferie" chi da inizio anno ha contribuito a tutto questo.

Godiamoci questa settimana. Godiamoci l'Inter di Simone Inzaghi a prescindere dal futuro. Stiamo vicini al mister. Stiamo vicini ai ragazzi. Viviamo questo sogno ad occhi aperti. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 26 maggio 2025 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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