Mentre il 'balletto del favorito' viaggia a ritmo di botta e risposta tra Allegri e Marotta, la notte del primo scontro dell'anno si avvicina. Domenica sera l'Inter, prima in classifica con 31 punti, fa visita alla Juventus, seconda a quota 29. Una sfida affascinante e importante sia per la classifica che per il campionato, anche se non ancora decisiva perché in arrivo in un precoce 26 novembre, alla 13esima giornata di una Serie A lunga che ha ancora tanto da raccontare. 

Analizzando il cammino di nerazzurri e bianconeri in questa prima parte di stagione ci si rende conto che un (solo) punto in comune tra la squadra di Inzaghi e quella di Allegri effettivamente c'è. Non parliamo del gioco o della (non) partecipazione alle coppe europee, ovviamente, ma della forza della difesa: da una parte l'Inter con 6 gol subìti, dall'altra la Juve che invece ne conta appena 7. Numeri importanti che sono sinonimo di solidità, soprattutto se rapportati a quelli registrati finora dalle insegutrici in prima fila come Milan (14 reti incassate) e Napoli (11 gol presi). E se sull'attacco non sembra esserci storia (29 le reti fatte da Lautaro e compagni, ben 10 in meno quelle della Vecchia Signora), lo stesso discorso non può essere fatto sul dato dei clean sheets e sulle due difese in generale, che a Torino saranno però orfane di qualche pezzo forte. 

I padroni di casa non avranno a disposizione capitan Danilo, nell'ultimo periodo rimpiazzato positivamente da Rugani, ma potranno contare sui titolari Gatti e Bremer, in attesa di capire meglio come procederà il recupero di Alex Sandro. Diverso il discorso dell'Inter, obbligata a rinunciare a due terzi del terzetto titolare: Pavard è ai box dalla serata di Bergamo per l'infortunio al ginocchio, ma la doccia fredda degli ultimi giorni è arrivata direttamente da Coverciano, dove Bastoni è stato costretto ad abbandonare il ritiro azzurro per un risentimento al polpaccio destro confermato dagli ultimi esami sostenuti ad Appiano. L'unico superstite è l'intramontabile Acerbi, pronto a prendersi il suo posto al centro della retroguardia dopo esser stato spremuto in Nazionale. 

E gli altri due slot? Da chi saranno occupati? Per fortuna (e per bravura dei dirigenti) l'Inter ha valide soluzioni per occuparli senza fare troppi drammi, nonostante le perdite pesanti: al posto di Benji l'interista dovrebbe spuntarla l'affidabile Darmian, reduce dal timbro azzurro contro la Macedonia del Nord, mentre dalla parte opposta è ipotizzabile lo slittamento di Ace con il ritrovato De Vrij a completare il pacchetto. Con l'olandese a destra e l'ex Lazio nel solito ruolo di centrale, invece, sarebbe Darmian a cambiare lato. Senza dimenticare che a disposizione ci sono pure il giovane Bisseck, che ha ben impressionato in Austria nella delicata sfida contro il Salisburgo, ma anche Carlos Augusto e Dimarco applicabili nel ruolo di 'braccetto' in casi di estrema emergenza. Inzaghi ha a disposizione scelte e duttilità, nonostante i Bastoni tra le ruote.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 22 novembre 2023 alle 00:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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