Perché poi noi siamo sempre bravi a scavare, non ci basta toccare il fondo. Davvero imbarazzante - o meglio, visti i protagonisti, “sconcertante” - cosa accaduto l'altra sera sulle reti Mediaset, durante il programma 'Pressing'. Quando la discussione si è spostata sugli incresciosi fatti del Franchi durante Fiorentina-Inter, Mario Sconcerti, decano del giornalismo sportivo italiano, ha incredibilmente parlato di “attenuanti”, di “persone civili che ogni tanto perdono la testa”, di “frustrazione” come alibi, di “delitto d'onore”, portando a supporto argomenti del tipo “era una partita nella quale l'Inter avrebbe dovuto giocare in dieci”, “fallo sul gol che ha condotto al 4-3 finale”, “avvenimento sportivo discretamente falsato”. E a chi, dallo studio, gli faceva notare l'evidente svarione, lo stesso rispondeva in modo sconclusionato: “Chiamate me... Voi accusate casa mia e io la difendo”.

A questa fin troppo lunga sequela di scempiaggini si è aggiunto pure Sandro Sabatini, che ha utilizzato il noto metodo del “così fan tutti”: “A San Siro, 4-3 subito all'ultimo momento... Se c'è uno con la maglia della Fiorentina, succede la stessa cosa”.

Ma davvero ci meritiamo anche questi commenti? Non bastavano le scene orribili del Franchi? Ammesso e non concesso che la gara di Firenze sia stata condizionata nel punteggio dalla direzione arbitrali, veramente questo sana in qualche modo l'atteggiamento violento di alcuni supporter di casa? Allora nel 1997/98 e del 2001/02 avremmo giustificato eventuali atti terroristici da parte dei tifosi dell'Inter? Se tanto mi dà tanto...

Siamo all'assurdo e ogni commento appare del tutto insufficiente vista l'enormità, per mole e per sostanza, di quanto sostenuto. Anzi, un commento c'è ed è di un maestro del giornalismo come Riccardo Cucchi: “La violenza non ha attenuanti. Mai. E il delitto d'onore era sconvolgente medioevo. Violenza contro le donne legalizzata. Le parole hanno un peso”. Fine.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 25 ottobre 2022 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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