Doverosa premessa: il titolo non si riferisce al tifoso interista che si ricorda della propria squadra del cuore solo quando le cose vanno bene. Esiste un'intera letteratura sul modo di sostenere la Beneamata, con varie categorie che prevedono in certi casi anche delle sottocategorie, ma sarebbe argomento troppo complesso da affrontare in questo momento storico, in cui tutti dovremmo limitarci a sostenere la squadra. Il pensiero corre alle altre tifoserie che guardano con grande interesse alla partita di sabato sera, un autentico evento che, se possibile, è stato ulteriormente caricato di tensione dopo l'ultimo turno di campionato che ha visto il Napoli vincere allo Stadium.

Lo scudetto è tornato in bilico, anzi se possibile nonostante il punto di vantaggio sui partenopei psicologicamente è la Juventus che deve inseguire, vuoi per l'entusiasmo che una vittoria del genere ti trasmette (e a Napoli hanno leggermente festeggiato), vuoi per un calendario che sulla carta sembra più favorevole per gli uomini di Maurizio Sarri. Ma prima di prendere in considerazione il generale, bisogna focalizzarsi sul particolare. Su Inter-Juventus, per l'appunto. Non solo in Campania, ma da molte aree d'Italia sta arrivando un inatteso supporto per i nerazzurri, affinché diano un'altra amarezza alla Vecchia Signora lanciando il Napoli verso uno storico scudetto. Molte le tifoserie che per interesse o per semplice gioia nel veder cambiate le gerarchie lassù auspicano un successo dell'Inter. Bene, fa piacere che mezza, o forse tre quarti d'Italia sabato sera indosserà per convenienza i colori nerazzurri. Un sostegno morale non si rifiuta mai, sia ben chiaro. Però, francamente, chissenefrega.

Il Derby d'Italia, che ormai pur avendo perso nel 2006 le basi per essere ancora definito così, non richiede ulteriori incentivi. Che sia un'amichevole estiva o una partita chiave per le sorti dell'umanità, poco importa: si gioca sempre allo stesso modo, sputando sangue, senza cercare altre ragioni per caricarsi. Sarà mera filosofia, ma non si scappa. Che poi, a dire il vero, l'Inter un motivo per vincere lo ha già e prescinde dalla lotta scudetto. C'è un piazzamento Champions da conquistare e con le romane lanciatissime quello di sabato non sarà il classico trabocchetto, di più. Vincere per proseguire la rincorsa verso l'obiettivo, il resto fa da cornice. E se poi tutti fossero contenti, meglio ancora. Ma prima c'è l'Inter, c'è un traguardo da raggiungere, c'è una Juventus da battere per rimanere connessi fino all'ultimo atto di questo campionato.

A prescindere da come andrà a finire, a questa super sfida l'Inter arriva nel modo migliore, dopo una vittoria sofferta a Verona contro il Chievo che va al di là della prestazione, non particolarmente esaltante. Chi ha storto il naso forse dimentica le difficoltà che un avversario del genere crea a chi prova a costruire, così come alcuni precedenti poco piacevoli per i colori nerazzurri. L'Inter ha vinto nel modo giusto, soffrendo, aspettando l'episodio favorevole e stringendo i denti nel finale. La tipica vittoria su un campo complesso come questo (dove il Napoli ha pareggiato 0-0 e la Juventus ha vinto solo in netta superiorità numerica). I bianconeri invece arrivano alla partita di sabato ancora convalescenti dal punto di vista psicologico. Se Madrid è stato un dolore sportivo per il modo in cui è maturata l'eliminazione, il gol di Koulibaly nel finale è stato una sorta di shock. A questo si aggiunge la contestazione dei tifosi juventini a Vinovo,  che di certo non si  sono presentati per 'incistare' la loro squadra. Chi pensa che sarebbe stato meglio affrontarli dopo una vittoria da +7 sul Napoli, forse dimentica che loro non sono mai venuti in ciabatte al Meazza e, fomentati da un ambiente che pretende sempre la vittoria contro i nerazzurri, avrebbero comunque dato battaglia, con la mente sgombra per giunta.

Paradossalmente, la situazione negli ultimi giorni si è capovolta, perché in caso di mancato successo l'Inter potrebbe comunque giocarsi l'ultimo jolly all'Olimpico mentre la Juventus, probabilmente, non avrà altre chance per tornare davanti. Sempre che il Napoli passi a Firenze, risultato tutt'altro che scontato. Insomma, prepariamoci a un weekend per cuori forti, a partire da sabato sera. Sperando che sia piacevole anche per gli interisti occasionali.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 26 aprile 2018 alle 00:00
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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