Da Olbia a Milano, con un volo privato che mercoledì lo porterà a riabbracciare l'Inter. Che Big Rom Lukaku non vedesse l'ora di tornare ad allenarsi ad Appiano si era già capito da quella famosa intervista rilasciata lo scorso dicembre a Sky. "Chiedo scusa ai tifosi dell'Inter, perché la maniera in cui me ne sono andato sarebbe dovuta essere diversa. Spero davvero nel profondo del mio cuore di tornare all'Inter". Dichiarazioni d'amore e di pentimento clamorose per la fiamma (nerazzurra) della sua vita calcistica, quando ha capito che il feeling con l'amante Chelsea non sarebbe più sbocciato, né in quel momento né mai. Da lì, i primi meme ironici ad opera della fantasia dei tifosi inglesi, mentre il sentimento del tifo interista si è sin da subito diviso fra chi, già al "chiedo scusa" di Big Rom, lo aveva immediatamente perdonato e chi invece, sentendosi tradito per sempre dal passaggio ai Blues, ha giurato di non cascarci più.

Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, quindi il canale della Manica, la Francia e finalmente l'Italia, di cui Lukaku si è detto "innamorato". Dopo le 'chiacchiere' a dicembre, non c'è dubbio che il belga si sia dato davvero da fare, sbarazzandosi dello storico agente Pastorello e affidando il ruolo di intermediatore all'avvocato Ledure. Ma a condurre le file dell'operazione c'è sempre stato lui, che è riuscito a fare avvicinare il Chelsea e l'Inter per un accordo da 10 milioni di euro per il prestito, soltanto un anno dopo un trasferimento monstre da 115 milioni di euro complessivi, quindi rinunciando a 3,5 milioni netti a stagione con il sì all'ingaggio da 8,5 milioni che era stato già pattuito per il suo terzo anno all'Inter nel contratto firmato ad agosto 2019. In pratica, il desiderio di Lukaku ha piegato anche il tempo, aprendosi lui stesso un varco impossibile per tornare là dove aveva lasciato, inclusa la casa in City Life.

"Chi ha un perché abbastanza forte può superare qualsiasi come". Parola di Nietzsche, colui che coniò il termine Übermensch, l'oltreuomo o il superuomo in cui Big Rom ha scelto di trasformarsi per sua stessa volontà di potenza. Filosofia che cozza con il manifesto pragmatico della Curva Nord: Lukaku "è stato sostenuto e trattato come un Re, ora è uno come tanti". Sostegno come sempre verso l'Inter, mentre per il 'nuovo' tesserato "tutto ciò che in futuro verrà eventualmente fatto nei suoi confronti dovrà guadagnarselo sul campo con umiltà e sudore". Nello stesso comunicato, si leggono anche toni altrettanto decisi sulle indicazioni per il giorno dell'arrivo: "Nessuno deve andare ad accoglierlo con sciarpe della Curva", l'unico punto che metterà d'accordo tutti visto che per il caldo probabilmente di sciarpe se ne vedranno pochissime.

Il countdown per l'eterno ritorno di Big Rom è già partito, un'attesa che sarà sembrata infinita al diretto interessato, cominciata già dopo i primi scricchiolii nel rapporto con Tuchel e gli inevitabili segnali di scoramento a Londra. Tutto questo oggi è alle spalle, ma in vista della sua nuova avventura interista Lukaku vuole farsi trovare pronto alle visite e al primo giorno di ritiro ad Appiano: anche nelle vacanze di questi giorni in Costa Smeralda, ha speso tutte le mattine un'ora e 45 minuti in palestra, tra pesi, corsa, resistenza e potenziamento, con un solo giorno di riposo a settimana. L'eredità di Conte e di Pintus è ancora valida, anche nella dieta personalizzata concordata con il nutrizionista dell'Inter Pincella. Poi sarà tempo di "umiltà e sudore", davanti agli 80.000 di San Siro. Basterà per farsi perdonare da tutti? No, gli chiediamo anche i gol. Questi, però, non dovrebbero essere un problema.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 27 giugno 2022 alle 00:01
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DanieleAlfieri7
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