L'Inter scaccia i fantasmi di Bologna e si riporta a meno 15 dal Napoli, a più 2 sulla Lazio e a più 3 sul Milan, che però può sempre contare sui miracoli di padre Pioli. Una vittoria prevedibile visto il trend di quest'anno: se i nerazzurri sono incostanti devono esserlo pure nella sconfitta. A San Siro non ci sono pioggia e vento a frenare il palleggio (o la voglia) della squadra di Inzaghi, né soprattutto quei cinque mastini messi in mezzo al campo da Thiago Motta ad abbaiare e mordere le caviglie dei nobili tessitori del gioco nerazzurro. La fotografia del match arriva nella ripresa: Barella in versione Masterclass sbaglia un passaggio semplice per Gosens spedendo la palla in rimessa laterale, subito sbraita ma stavolta ce l'ha con sé stesso e si scusa con il tedesco! Segno che qualcosa nell'ultima settimana è cambiato.

La visita di tutti i piani dirigenziali in quel di Appiano con tanto di pranzo 'scroccato' da Zhang evidentemente male non ha fatto. Il diktat del quarto posto come obiettivo minimo ha scosso la squadra nell'orgoglio, l'esempio più lampante è il ritorno alla sufficienza oramai quasi insperato di Dumfries. Alla vigilia della partita l'olandese era già dell'undici ufficializzato da tutti i quotidiani, pensate la sorpresa di Baroni quando negli spogliatoi ha saputo della mossa Dzeko... Niente pretattica, come da tempo ci ha abituato Inzaghi, né stravolgimenti al più che collaudato 3-5-2: solo tre cambi rispetto a Bologna, con il ritorno di Acerbi in difesa e le esclusioni di Lukaku e Brozovic, che almeno in panchina non hanno l'incubo della marcatura a uomo. Calhanoglu rimette i panni del play-maker, Barella e Mkhitaryan ridiventano immarcabili. E poi c'è un nuovo acquisto a sinistra, si chiama Robin Gosens e arriva dall'Atalanta.

Il Lecce inizia la sua partita arroccandosi dietro e proprio quando decide di alzare il baricentro viene punito per il troppo coraggio. Gosens-Calhanoglu-Lautaro-Gosens-Barella-Mkhitaryan è la formula da cui nasce l'1-0 dell'Inter, che trova la chiave per trafiggere l'avversario in ripartenza sul binario dell'arciere ex Dea. Da lì i nerazzurri gestiscono il vantaggio con fin troppa facilità, quindi nella ripresa possono anche dedicarsi a trovare la rete del raddoppio. Barella sale ancora di livello vedendo con la coda dell'occhio Dumfries e regalandogli sulla corsa l'occasione per il quinto assist stagionale (un altro inciampo rovinoso probabilmente avrebbe di nuovo inalberato il 23), la firma giustamente di Lautaro mette la parola fine a una settimana tormentata. Stavolta parlano i gol, sorride un po' la classifica. Oggi si è rivista l'Inter, domani?

Sezione: Editoriale / Data: Lun 06 marzo 2023 alle 00:01
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DanieleAlfieri7
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