Era la primavera del 2009 e la stagione calcistica, la prima dell'Inter con José Mourinho sulla panchina e la squadra meneghina aveva appena vinto il suo quarto scudetto consecutivo, il primo con il portoghese dopo i due sul campo con Mancini e quello assegnato a tavolino dalla giustizia sportiva dopo i fatti di Calciopoli. Zlatan Ibrahimovic vinceva la classifica dei marcatori, con uno scomodo argentino che dalla vicina Genova lo aveva incalzato fino all'ultimo minuto in un testa a testa stagionale che aveva tenuto sull'attenti lo svedese fino all'ultima incredibile giornata durante la quale, nel derby lombardo contro i cuginastri dell'Atalanta, Ibracadabra scrisse l'ultima pagina della sua carriera nerazzurra con una delle sue magie più belle: l'iconico gol con la mossa dello scorpione. Zlatan dopo quel gol chiuse l'armadietto di Appiano Gentile e piegò, per sempre, la maglia di un Biscione che qualche mese più tardi avrebbe stritolato, fino a soffocarlo, il sogno di vincere la Coppa con le grandi orecchie nella sua vera ultima grande occasione. Quell'argentino era Diego Milito e quella sessione di calciomercato, iniziata più o meno proprio in quel maggio, avrebbe cambiato per sempre la storia dell'Inter. In questo contesto arrivava, a Milano, Thiago Motta. Firmava in quella che era il vecchio Quartier Generale dell'Inter, al numero 9 di Corso Vittorio Emanuele, ed esordiva ufficialmente il 23 agosto 2009 in casa contro il Bari di Gian Piero Ventura, quel tecnico che qualche anno più tardi sfiorerà ma non incontrerà in Nazionale italiana, lasciata proprio nel capitolo precedente l'insediamento sulla panchina azzurra, ovvero l'Europeo 2016, ultimo capitolo della carriera in Azzurro anche di Antonio Conte.
Tuffi nel passato, ricorrenze storiche e intrecci di personaggi che tornano attuali che mai ma in vesti diverse a testimonianza del fatto che da quella primavera e da quell'agosto 2009 di tempo ne è passato e pure tanto e che da allora hanno portato Thiago Motta a San Siro più volte e altrettante contro l'Inter. Incontri/scontri resi alla sua ex squadra diverse volte amari. E dopo la vittoria al Dall'Ara targata Orsolini nella stagione dal campionato al ritmo d'ottovolante, la vera batosta ai nerazzurri Thiago l'ha inflitta lo scorso anno agli ottavi di Coppa Italia. Vittoria ottenuta ai supplementari in un freddissimo Meazza che ha scritto immediatamente i titoli di coda dell'avventura nerazzurra nella competizione e iscritto l'allenatore italo-brasiliano alla ristrettissima, quasi elitaria, lista dei colleghi che hanno battuto Inzaghi nella stagione 2023/24. Una vittoria che, per il periodo in cui è arrivata, confermava la fine dell'incipit della carriera da allenatore del regista dal numero 8 dell'Inter del Triplete e che, al contrario, solo qualche mese più tardi volgeva ad un paio di snodi di svolta che ne hanno aperto le strade di un percorso passato allo step successivo, ora tutto da vivere e scrivere. La qualificazione della Champions League con il Bologna e il trasferimento all'ombra della Mole sono i due punti che precedono un virgolettato tutto da ancora da recitare ma che parte con buone premesse. Un avvio stagionale con buon ritmo e pochi grandi inceppi per la nuova Juventus di Thiago Motta partita con la grande esclusione di Federico Chiesa e la sostanziale rivoluzione giovanile praticata a suon di quattrini che ha visto arrivare nomi interessanti e appetibili sul mercato alla modica cifra di 164.80 milioni. Cifra però probabilmente irrisoria per essere considerata dallo stesso Thiago sufficientemente in grado di rendere la rosa a disposizione come una credibile candidata al titolo.
Ipse dixit. Ma come è ormai arcinoto e addirittura retorico il 'dixit', nelle conferenze della vigilia soprattutto, lascia sempre il tempo che trova e tra strategie mediatiche, trovate comunicative, scaramanzia, o semplice umiltà non può mai essere indicazione di nulla, figuriamoci degli obiettivi. E la Juve di Thiago Motta ha tecnica, entusiasmo, idee fresche e buon calcio tali da poter complicare il percorso delle squadre 'più avanti' nella griglia di partenza per lo scudetto, tenendo conto di varie ed eventuali tutte però da dimostrare. Certo è che nelle varie ed eventuali in questione va lecitamente inserito il match in programma per questa sera al Meazza, dove i bianconeri, tolto il tradizionale storico che la partita si porta storicamente addosso (peso certamente non da niente), non hanno granché da perdere e tutto da guadagnare, diversamente dai dirimpettai che, attualmente, a -5 dal Napoli capolista e a +1 dai torinesi, hanno qualcosa in più da soppesare nella caratura da fare alla gara in questione. Una gara che, lo stesso Inzaghi sa, non decreta assolutamente nulla tenendo conto del periodo in cui cade ma che vale come missione parziale nel grande mosaico stagionale che quest'anno diversamente dallo scorso non lascia grandi margini d'errore e troppe possibilità di leggerezza, specie dopo lo sciagurato spettacolo del derby al quale i tifosi del Biscione sono stati sottoposti. "Ho sempre bei ricordi, ho avuto sempre accoglienze tranquille nelle squadre in cui son stato" ha detto Thiago Motta a Sky, dove è stato incalzato sull'accoglienza che si aspetta da un San Siro che lo ha sì già accolto da avversario, ma mai da juventino, sensazione a lui ancora evidentemente sconosciuta. "Umanamente parlando penso di essermi comportato nel modo giusto con tutti" ha poi aggiunto, sottintendendo la speranza velata che i suoi ex tifosi lo riaccolgano come sempre fatto fino ad ora, mostrando l'evidente sottostima del piccolo, piccolissimo dettaglio di indossare, oggi, la divisa con lo stemma della Juventus sul petto. Gesto e/o scelta professionale che, da Torino possono confermare, non sempre viene ben compresa e accettata e che talvolta prescinde da ogni individualità passata. Chi la maglia dell'Inter ha onorato non verrà dimenticato, ma cosa accade se quell'indimenticabile eroe torna da allenatore dei peggiori rivali? Lo scoprirà Thiago, lo scopriranno gli interisti fuori da e anche quelli dentro San Siro che hanno accettato la scelta seppur con un tantino di dispiacere e anche chi il trasferimento a Torino fatica ancora a digerirlo.
Ma soprattutto lo scoprirà Inzaghi che quello stesso Thiago, più che accoglierlo, dovrà fronteggiarlo e stavolta in maniera certosina e senza lasciare nulla al caso come in quella fredda notte di dicembre 2023 quando si è lasciato sì per strada un concreto obiettivo stagionale, ma che con l'epilogo scritto ha fatto male meno del dovuto. L'allenatore dei campioni d'Italia è oggi chiamato a fare la voce grossa per tornare a ristabilire una serie di gerarchie che adesso cominciano a dover essere delineate, nel bene di un percorso che all'indomani della faticosa vittoria in casa dello Young Boys va indirizzato anche in campionato in vista di una serie di impegni che necessitano di vedere la migliore Inter, per non perdere terreno che nell'affollato nuovo anno di Super Champions e Mondiale per Club non lascia tempo di recuperi in extremis. Dovrà farlo rinunciando al suo metronomo Calhanoglu ancora ai box come Acerbi e lo sfortunato Carlos Augusto, ma ritrovando Tajon Buchanan finalmente disponibile dopo il grave infortunio estivo e la doppia carta, una inedita, Zielinski. Ma differentemente che lo scorso anno, il piacentino quest'anno gode di un ventaglio di soluzioni più ampio dello scorso e un pizzico di audacia in più che, al netto della sindrome del braccino da tennista che a sprazzi riappare, si fa sentire. Ma soprattutto, dovrà farlo prendendosi il compito di spiegare a Motta cosa vuol dire vivere il derby d'Italia a San Siro da avversario. Perché di spazio per i convenevoli stasera ce ne sarà davvero poco.
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
Altre notizie - Editoriale
Altre notizie
- 00:35 videoInter-Lazio 2-2, Tramontana: "Sono molto deluso. Pedro a 37 anni è 10 volte Taremi, Arna e Correa"
- 00:13 Inter in silenzio stampa dopo il pari di San Siro contro la Lazio: nessun tesserato davanti ai microfoni
- 00:10 Lazio, Vecino in conferenza: "Inter tra le migliori d'Europa, nel secondo tempo abbiamo cambiato tattica"
- 00:00 Il paradosso dell'Inter: merita la Champions e merita di perdere lo scudetto
- 23:55 Lazio, Baroni a DAZN: "Grande partita dei ragazzi, contro l'Inter si patiscono le palle inattive"
- 23:52 Lazio, Baroni in conferenza: "Inzaghi pazzesco. Espulsione? Ho visto tutta la panchina dell'Inter in piedi"
- 23:49 Sky - Ultima di campionato, domani consiglio di Lega: tra le ipotesi anche l'intera giornata di sabato
- 23:42 Inter-Lazio, la moviola - Chiffi insufficiente: sbaglia più di un fischio e non è mai in controllo. Il VAR lo aiuta
- 23:23 Lazio, Baroni a Sky: "L'Inter è la squadra più forte. Complimenti ai ragazzi, ma serviva più freddezza"
- 23:10 SERIE A - Cagliari e Verona, punti salvezza. La Juventus protegge il quarto posto
- 23:07 Inter-Lazio, chi è stato il migliore? Cliccate e votate
- 23:05 Inter-Lazio, le pagelle - Dumfries spicca il volo, Thuram si fa controllare. Bisseck: prendere o lasciare
- 22:55 Inter-Lazio, Triplice Fischio - Una X sulla lotta scudetto: verdetto rinviato agli ultimi 90'
- 22:50 Pedro, il killer dei sogni nerazzurri: Inter ripresa due volte, la Lazio strappa un 2-2 che è quasi una sentenza
- 22:40 Rivivi la Live - Il POST PARTITA di INTER-LAZIO: ANALISI e PAGELLE. Collegamento in DIRETTA dallo stadio
- 22:05 Inter-Lazio, la carica dei tifosi: oltre 71 mila spettatori presenti al Meazza per l'ultima in casa
- 20:16 Lazio, Rovella a Sky: "Come ci arriviamo fisicamente? Come una squadra che ha giocato tante partite"
- 20:11 Taremi a Sky: "Abbiamo ancora una possibilità per lo Scudetto. E io ho tre partite per dare il meglio"
- 20:09 Marotta a DAZN: "Seconda finale Champions in tre anni quasi un record, che va suggellato da una vittoria"
- 20:01 Marotta a Sky: "I giocatori adesso sanno gestire certe pressioni. Questa per noi è tutta energia positiva"
- 20:00 Lazio, Rovella a DAZN: "Siamo alle battute finali, dobbiamo puntare alla vittoria"
- 19:53 Taremi a DAZN: "Ho avuto dei problemi ma ora sono al 100% e voglio aiutare la squadra"
- 19:53 Taremi a ITV: "Siamo stati sfortunati, meritavamo più punti. Ma ci proveremo fino alla fine"
- 19:51 Lazio, Fabiani a Sky: "Ci giochiamo la stagione, ma incontriamo la squadra secondo me più forte d'Europa"
- 19:40 Perisic vince la Eredivisie col PSV: "Il nostro calcio il migliore dei Paesi Bassi. Io professionista perfetto? Al 99%"
- 19:25 PSG, Vitinha: "Sarà la prima finale di Champions per quasi tutti, ma prima c'è un'altra partita"
- 19:10 Spogliatoio pronto a San Siro per Inter-Lazio: nerazzurri con la classica divisa home per l'ultima in casa
- 18:55 De Pieri, prime ipotesi sul futuro: il Cesena mette gli occhi sul talentino dell'U20 nerazzurra
- 18:40 Il PSG pensa già alla festa Champions: sfilata sugli Champs Elysées. Idea che non piace alle autorità
- 18:25 La Lega Serie A pronta ad ogni evenienza: ordinate due copie del trofeo da assegnare ai Campioni d'Italia
- 18:10 Luis Henrique lontano dall'Olympique Marsiglia, il DS Benatia: "Ambiente particolare, ci vuole personalità"
- 17:56 Colonnese: "Inter è più forte del Napoli, ma ha lasciato tanti punti per strada"
- 17:40 Mauri: "Lazio? Questa sera in palio punti pesantissimi, emergerà l'orgoglio"
- 17:25 Lotta Scudetto, Viviani: "Inter era destinata a dominare il campionato, meno male che il Napoli è competitivo"
- 17:10 Bayern Monaco, Muller: "Eliminazione con l'Inter? Abbiamo concluso la stagione in modo positivo"
- 16:55 Perugia, Di Maggio: "Stagione di crescita importante con il primo gol tra i professionisti"
- 16:40 PSV, back to back in Eredivisie: Perisic campione d'Olanda dopo una rimonta pazzesca sull'Ajax di Farioli
- 16:25 Signori: "Questo Bologna è forte come il mio. Mazzone diceva: 'Incontriamo l'Inter? E stica...'"
- 16:10 Ancora Ronaldo: "Finale di Champions League? Sarà storica. Forza Inter, sempre"
- 15:55 Incredibile in Serie B: conclusa l'indagine su una società associata, disposto il rinvio dei playout
- 15:40 Età media più alta in Serie A: Inter-Lazio sfida da top 3. E la squadra di Inzaghi ha già realizzato un record
- 15:25 Maradona Jr.: "A Parma è partita-scudetto. Il Napoli dovrà portare i tre punti a prescindere"
- 15:10 Martorelli: "Napoli, scudetto alla portata. Inter brava a non mollare, grande merito a Inzaghi"
- 15:00 Ronaldo: "Moratti la miglior persona incontrata nel calcio. Champions, l'Inter ha grandi possibilità. Contro il Barcellona gara da infarto"
- 14:40 Qui Lazio - I convocati di Baroni per la gara contro l'Inter: Tavares recuperato, quattro assenti
- 14:25 Laporta: "Ricordo quando l'Inter voleva Messi, poi al Barça è diventato il miglior giocatore della storia"
- 14:10 La Lazio arriva a San Siro con tre vittorie esterne consecutive: l'ultimo poker con Sarri nel novembre 2022
- 13:55 Trevisani: "Scudetto, stasera nessun verdetto. L'Inter farà una gara seria e vincerà contro la Lazio"
- 13:40 PSG, Mayulu avvisa l'Inter: "Vogliamo vincerle tutte. Ci prepareremo al meglio per ciò che verrà"
- 13:25 PSG, Luis Enrique: "Non ci siamo mai nascosti, vogliamo vincere la Champions League"
- 13:11 M. Orlando mette in guardia il Napoli: "Se si dovessero perdere punti a Parma e l'Inter vincesse..."
- 12:57 Repubblica - La città freme: in attesa della trasferta di Parma e di Inter-Lazio, a Napoli è mix di scaramanzia e ansia
- 12:42 TS - Inter e Napoli, scudetto ad alta tensione: domani la decisione sull'ultima giornata e l'eventuale spareggio
- 12:28 Cagni racconta i fratelli Inzaghi: "Simone più tecnico e giocherellone di Pippo. E per una cosa mi fa incazzare"
- 12:13 Il Giornale - Nuovo San Siro, martedì possibile giornata chiave. Si accelera per la cessione a Inter e Milan?
- 11:59 Sky - Inter-Lazio, arrivano conferme sulla formazione: Mkhitaryan torna al suo posto, Thuram in coppia con Taremi
- 11:45 Corsera - Con la Lazio per sperare fino a Como. Titolarissimi in campo per "un gol alla Ace" al campionato
- 11:31 TS - Juve su Luis Henrique, indizio sul ritorno di Conte? L'Inter ha l'accordo col giocatore e resta in vantaggio
- 11:17 Stramaccioni: "Inzaghi new entry tra i top tecnici. Napoli con più pressione, ma Inter in campo un girone in più"
- 11:03 GdS - Lucio, le ustioni generate dall'esplosione di un camino. Illesa la moglie: "La guarigione sarà lunga"
- 10:49 Cruz: "Questa Inter vuole vincere, il gruppo è unito". Poi elogia Inzaghi e ricorda lo scudetto vinto a Parma
- 10:35 GdS - Acerbi 'l'anti-Haaland', l'interista può tornare in Nazionale: il ct Spalletti ripensa alla convocazione
- 10:21 Di Gennaro: "L'Inter per me è casa e famiglia, la festa scudetto indimenticabile. Lautaro è davvero difficile da fermare"
- 10:07 CdS - Inter tra scudetto e Champions: nel discorso di ieri Inzaghi ha insistito su un concetto preciso
- 09:53 GdS - Napoli-Inter è De Laurentiis contro Marotta: Oaktree ha scelto il varesino come garante della continuità
- 09:39 CdS - Mkhitaryan si candida per una maglia da titolare: è in vantaggio su Zielinski
- 09:25 GdS - Inzaghi ha la fama di aziendalista alla Allegri, ma è più divisivo: tanti tifosi lo avrebbero cacciato, invece...
- 09:11 Qui Lazio - Rebus Isaksen: Baroni pensa a un attacco anomalo. Tavares titolare
- 08:57 Pandev: "Ecco perché Inzaghi mi ricorda Mourinho. Giusto che l'Inter sia lì a giocarsi lo scudetto, la finale di Champions..."
- 08:43 CdS - Finalmente Taremi: ora manca solo il gol. Ecco perché Inzaghi punterà su di lui dal 1'